Dichiarazione sostitutiva di certificazione
E' una dichiarazione resa dal cittadino sotto la propria responsabilità.
L'autocertificazione sostituisce una serie di certificati puntualmente elencati dall’art. 46 della L. 445/2000 richiesti dalle amministrazioni pubbliche e dai gestori di pubblici servizi (Enel, Hera, Telecom, Poste ecc…
E’ definitiva ed ha la stessa validità del certificato che sostituisce.
Chi può farla?
- i cittadini italiani
- i cittadini dell’Unione Europea
- le persone giuridiche, le società di persone, le pubbliche amministrazioni, gli enti, i comitati e le associazioni aventi sede legale in Italia o nei Paesi dell’Unione Europea
- i cittadini di paesi extracomunitari provvisti di regolare permesso di soggiorno, limitatamente:
a) ai dati e ai fatti verificabili presso le Pubbliche Amministrazioni Italiane
b) a quanto previsto da convenzioni internazionali fra l’Italia e i Paesi di provenienza
c) a quanto previsto dalle leggi e dai regolamenti sulla disciplina dell’immigrazione e condizione dello straniero
Come si fa?
Basta una dichiarazione in carta semplice firmata dal cittadino maggiorenne interessato, senza autentica della firma e senza marca da bollo. Può essere:
- consegnata dall’interessato
- consegnata da un’altra persona
- inviata via fax
- spedita per posta
Chi deve accettarla?
Le Amministrazioni pubbliche e i gestori di servizi pubblici hanno l’obbligo di accettare l’autocertificazione o acquisire d’ufficio le informazioni necessarie. La mancata accettazione costituisce violazione ai doveri d’ufficio.
Chi non é tenuto ad accettarla?
Non sono obbligati ad accettare l’autocertificazione:
- i privati (ad esempio le Banche, Poste Spa, notai, assicurazioni ecc.).
- i Tribunali.
Cosa si può autocertificare?
Dati anagrafici e di Stato Civile:
- data e luogo di nascita
- residenza e cittadinanza
- godimento dei diritti politici
- stato di celibe, coniugato, vedovo, stato libero
- stato di famiglia
- esistenza in vita
- nascita dei figli
- morte del coniuge, dell’ascendente o del discendente
- tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato e contenuti nei registri dello stato civile
Titoli di Studio, qualifiche professionali:
- titolo di studio, esami sostenuti, qualifica professionale posseduta
- titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica
Situazione reddituale, economica e fiscale:
- situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali
- assolvimento di specifici obblighi contributivi con l’indicazione dell’ammontare corrisposto
- possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell’archivio dell’anagrafe tributaria
- stato di disoccupazione
- qualità di pensionato e categoria di pensione
- qualità di studente
- qualità di vivenza a carico
Posizione giuridica:
- qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore o simili
- non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa
- non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali
- non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e non aver presentato domanda di concordato
Altri dati:
- posizioni agli effetti degli obblighi militari comprese quelle attestate nei fogli matricolari
- iscrizioni in albi o elenchi tenuti dalle Pubbliche Amministrazioni
- iscrizione ad associazioni o formazioni sociali di qualsiasi titolo
- appartenenza ad ordini professionali
Cosa non si può autocertificare?
Non è possibile usare l’autocertificazione per sostituire:
- certificati medici
- certificati sanitari
- certificati veterinari
- certificati di origine
- certificati di conformità CE
- certificati di marchi o brevetti
Riferimenti normativi:
Modulistica: