Auditorium Palazzo Studi
Via S. Maria Dell'Angelo, 1
Nel Medioevo, sul posto della chiesa di S. Maria dell'Angelo esisteva la parrocchia di S. Cassiano; a lato di essa vi era la casa di Alessandro Pasi , che alla sua morte nel 1610 lasciò i suoi beni ai Gesuiti perchè aprissero un loro Collegio con scuole anche a Faenza. Essi presero possesso della casa, e nel 1616 ottennero anche la chiesa di S. Cassiano. Il collegio fu aperto nel 1623, ed il Comune prestò 500 scudi ai Gesuiti perchè acquistassero altre due case ed aprissero le scuole tanto desiderate. Tra il 1621 ed il 1650 anche la chiesa fu ricostruita, ma la facciata rimase incompleta. Nel 1631 fu acquistata casa Ronchi, corrispondente al tratto centrale della facciata su Via S. Maria dell'Angelo, e di seguito si pensò di acquisire altre due case lungo via Zanelli.
Tra queste ultime ed il Collegio rimaneva anche un vicoletto, che costituiva la prosecuzione di vicolo Ughi. Tale vicolo potè chiudere anche al pianoterra. Sulla facciata verso via S. Maria dell'Angelo appare l'arco di tale voltone. Nel 1773 la Compagnia di Gesù fu sciolta per ordine del Papa, e nel 1778 il vasto edificio fu assegnato ai monaci Cistercensi provenienti da S. Maria Vecchia; l'edificio rimase al Comune, che volle continuare ad utilizzarlo come scuola pubblica (Liceo Dipartimentale). Alcuni lavori di adattamento interno furono svolti nel gennaio 1804, per la spesa di 170,80 scudi; essi consisterono prevalentemente nell'abbattimento di alcuni muri per ottenere aule più grandi da camere di minor dimensione.
Nel 1805 fu pertanto aperto il Liceo Ginnasio, dotato di gabinetti scientifici e di biblioteca fondata a partire da quella deisoppressi Gesuiti. L'Istituto fu però soppresso dopo la caduta di Napoleone ed il ritorno di Faenza sotto lo stato Pontificio, e riaprì solo nel 1824 nell'ex convento dei Servi. Nel 1842, l'ala prospicente via Zanelli fu ricostruita dalle fondamenta, a seguito del lascito testamentale del C.te Cesare Naldi che volle far rientrare i ripristinati Gesuiti a Faenza perchè aprissero nuove scuole. Con l'avvento del Regno d'Italia, i Gesuiti persero definitivamente il possesso dell'edificio, espropriato dallo Stato Italiano. Finalmente il 31 luglio 1872 lo Stato mise all'asta il fabbricato, ed il Comune lo acquistò per 45701 lire volendo ritrasferirvi il Liceo Ginnasio e con esso la Pinacoteca e le scuole tecniche.
L'anno seguente fu assegnato l'appalto per i lavori per i lavori di ristrutturazione del complesso, al fine di collocarvi le predette scuole; il Ginnasio al pianoterra dell'ala lungo via Zanelli, ed il Liceo al primo piano nelle ali ovest e nord. Al secondo piano fu collocata la Scuola di Disegno, e lungo via S. Maria dell'Angelo l'abitazione del custode ed altri servizi. Nel 1876, le ali est e sud al primo piano furono occupate dalla Pinacoteca, prima alloggiata nel convento dei Servi in via Manfredi. Nel 1927 fu approvato il progetto di ristrutturazione parziale del Liceo Torricelli, i cui lavori si svolsero in economia con una spesa di circa 150.000 lire. Fu così realizzato l'Auditorium con palcoscenico e cabina di proiezione, restaurati locali per la sala professori, la biblioteca, l'aula di chimica ed altri, costruiti i portali ornati con pannelli in ceramica per l'accesso alle aule e sistemato il cortile a giardino, con cinque aiuole ed alberature.
Nel 1929 l'Auditorium fu terminato, con l'installazione di 200 poltrone pagate col concorso di enti e cittadini. Gli eventi bellici causarono danni al coperto ed agli infissi, rendendo inagibili i locali. Dall'ottobre 1946, il Comune iniziò le opere più necessarie, ma per qualche anno la Pinacoteca rimase chiusa anche se nel frattempo molti dipinti furono restaurati. Negli anni a noi più vicini si è molto sentito il problema della convivenza fra Liceo e Pinacoteca, a causa della carenza di spazi per entrambi; dopo anni di chiusura, in seguito ai lavori di ammodernamento la Pinacoteca sarà riaperta nella primavera del 2005.
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