Rigenera Faenza
Rigenerare il sociale
Obiettivo principale
L’obiettivo principale di questo progetto è quello di promuovere una azione partecipativa che porti alla rimodulazione del sistema di welfare locale grazie alla proposta di servizi leggeri di quartiere. Questa proposta, alla quale si giunge proprio attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati, significherà, in termini concreti, una riduzione per la Pubbica Amministrazione del peso economico del sistema welfare nel suo complesso.
I riferimenti teorici e metodologici
In questa logica, l’opera di pianificazione e programmazione amministrativa è caratterizzata dall’integrazione delle politiche e dal vantaggio strategico di svolgersi come una tipica azione pubblica, anche quando vede la presenza di attori privati. Occorre quindi reinterpretare la costruzione del rapporto di cittadinanza, come campo di una possibile azione di rigenerazione sia degli insediamenti locali/civili, sia soprattutto del sistema di relazioni e rapporti tra i cittadini legati agli interventi urbanistici ed edificatori. L’aspetto strategico delle azioni di rigenerazione urbano – sociale, a cui il progetto si ispira, è di ridefinire i servizi pubblici anche attraverso la riqualificazione di edifici ed aeree in disuso e in degrado. Questo indirizzo sta assumendo una valenza, anche economica, sempre più crescente, in un contesto di risorse sempre meno disponibili. Inoltre, non possiamo pensare di dare una nuova forma alla città pubblica lavorando per addizioni puntuali di episodi, per esempio di edilizia sociale; è necessario per contro un approccio organico e multilivello, tipico delle discipline urbane.
Investire sulla pianificazione urbano-sociale significa preparare le condizioni fisiche per permettere alla città di esprimere appieno il proprio potenziale di comunità. La pianificazione urbanistica deve poter relazionarsi con le politiche di welfare e, per fare questo, deve imparare a leggere i cambiamenti sociali che investono le comunità oggetto della pianificazione. Vogliamo immaginare e realizzare politiche urbanistiche capaci di assimilare, in qualche misura, nuove politiche di welfare, oggi molto orientate all’assistenzialismo. Vogliamo immaginare e realizzare un livello di pianificazione amministrativa che possa mettere a sistema territorio e comunità, urbano e sociale. Un master plan della città pubblica e del welfare, nei suo aspetti materiali ed immateriali, nelle sue capacità edificatrici e nel suo sistema di relazioni e di servizi di comunità.
L’area di sperimentazione
L’area oggetto dell’intervento è il quartiere Borgo, nel quale è già in atto una sperimentazione di attività partecipative (prevista all’interno della riqualificazione dell’edificio di edilizia popolare di via Fornarina 10/12/14).
Attualmente nel quartiere risiedono 11.381 persone; circa il 20% della popolazione dell’intero Comune di Faenza. Si tratta di un’area in espansione, il quartiere Borgo (unitamente al quartiere Centro Nord) negli ultimi 10 anni è stato infatti oggetto di importanti trasformazioni, molte delle quali, pur concluse sotto l’aspetto urbanistico, non sono ancora realizzate.
Esperienze virtuose in questa direzione sono già state realizzate in città, sebbene su scala più ridotta:
- “riqualificazione partecipata” del fabbricato di via Fornarina 10/12/14, all’interno dello stesso quartiere Borgo, rappresenta una spinta nella direzione della rigenerazione del welfare legato in particolare all’edilizia sociale,
- “il quartiere che vorrei”, una piccola esperienza di partecipazione, sui temi dell’integrazione e della cultura, sperimentata a livello di alcuni isolati intorno a piazza S. Francesco (centro storico).
Alcuni spunti/piste di lavoro
Il progetto, inoltre, terrà presente nello svolgimento delle sue attività i seguenti aspetti di contenuto operativo strettamente connessi ai principi della rigenerazione urbano-sociale:
- garantire un buon livello di autonomia alle diverse unità abitative (ERS/ERP) nell’area (sia grazie al recupero dell’edificio di via Fornarina, sia alla costruzione di nuove realtà residenziali) consentendo al contempo l’inserimento in un contesto urbano multifunzionale e integrato (grazie anche ai collegamenti ciclo-pedonali, oltre che di normale viabilità) al centro storico del quartiere Borgo e della città nel suo complesso.
- favorire la pratica degli orti urbani, sempre più diffusa nelle grandi città e che vede nel quartiere Borgo la possibilità di uno sviluppo ulteriore, valorizzando le realtà già esistenti e ampliando l’offerta (sia all’interno degli spazi residenziali – corti, giardini e terrazzi condominiali – sia nelle aree comunali destinate ad orti).
- riflettere su Co-housing e condominio solidale, come modelli dell’abitare insieme per generare nei residenti un’attitudine positiva nella gestione degli spazi comuni e pubblici. Il concetto della divisione dei compiti (ad esempio a rotazione) per il controllo di illuminazione, verde, pulizia, costituisce un vantaggio per tutta la collettività.
- costruire percorsi di mobilità sostenibile. Va pensato nel quartiere uno spazio per bici pubbliche per assicurare la possibilità di effettuare spostamenti urbani senza ricorrere all’auto.
- integrare funzioni. Le unità immobiliari devono necessariamente integrarsi con altre funzioni (uffici, studi professionali – medici, odontoiatrici -, aree commerciali, aree verdi, centri sociali). In quest’ottica si mapperanno i servizi già esistenti e si valuteranno i collegamenti ad essi. In particolare si terrà conto dell’area già sottoposta a riqualificazione (via Fornarina) e ai servizi che andranno ad inserirsi in quel particolare luogo.
- creare identità. Gli spazi di accesso ai vari condomini e alle diverse zone residenziali dell’area in oggetto vengono caratterizzati con installazioni, pavimentazioni, ceramica, illuminazioni per aumentare la sicurezza e rendere immediatamente visibili i punti di accesso e i percorsi ciclo pedonali “sicuri”.
Appuntamenti...
Parco Azzurro - via Paolo Galli
5 giugno 2013
dalle 19.30 - Cibo di qualita’ con cinema di qualita’
food truck di “cinemadivino” con degustazione di vini prodotti dal consorzio caviro
dalle 21.30 - “Quello che so sull’amore” di Gabriele Muccino
proiezione gratuita
6 giugno 2013
musica per la felicita’ sostenibile
dalle 18.00 alle 22.00 concerto con: Matteo Mazzoni (voce) + Deianira Palli (voce) Silvia Giama (voce) + Giorgio Saviotti (chitarra) Rita Zauli
Chia svegli quartet sorci verdi abbi dubbi spazio libri e materiali, dall’associazione felicita’ sostenibile
intrattenimento per i piu’ piccoli - punto informativo e merchandising di emergency
Per info: tel 0546 691051
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