ORDINE DEL GIORNO "REVISIONE RETRIBUZIONE DIRIGENTI HERA E RIAFFERMAZIONE CONTROLLO PUBBLICO”
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA
- riunito in data 26.11.2012 -
Premesso che:
- le scelte di rigore sono segno di buona ed oculata gestione, tanto più in un momento di crisi economica nazionale e internazionale come quello che stiamo vivendo;
- la ripresa e la crescita economica appaiono ancora lontane;
- la perdita dei posti di lavoro ha notevolmente impoverito le famiglie, aumentando il numero di quelle che si trovano sotto la soglia di povertà;
- le società partecipate da enti pubblici, a differenza di quelle totalmente private, sono dotate di statuti che prevedono il rispetto ed il perseguimento di precisi principi etici e non solo il mero obiettivo del profitto economico;
- tra gli obiettivi che un’amministrazione pubblica si dovrebbe porre scegliendo di essere partecipe di una società a proprietà mista pubblico privato, ci dovrebbe essere quello di fornire un servizio di qualità, assicurarsi il pieno rispetto dei diritti dei dipendenti e dei tempi di pagamento dei fornitori, costruire e progettare il futuro prima del mero interesse economico;
Considerato che:
- Hera giuridicamente è considerata un’impresa privata, ma il 51% della società è pubblica;
- il Comune di Faenza è partecipe di Hera S.p.A., società quotata in borsa, categoria per la quale non è applicabile il recente decreto Monti che prevede per i ruoli dirigenziali una retribuzione massima di euro 294.000 annui;
- come da Statuto, la società opera in settori integrativi […] finalizzati alla produzione di beni e di attività rivolti a soddisfare bisogni ed esigenze della collettività collaborando a promuovere lo sviluppo economico e civile delle persone, delle loro organizzazioni e delle comunità locali di cui fanno parte;
- HERA è nata anche come impresa pubblica in grado di migliorare la qualità dei servizi e di contenere le tariffe, e il “Pubblico” si definisce tale in funzione delle finalità perseguite;
- il rapporto dirigenti/dipendenti di Hera pare in percentuale superiore alla media nazionale del medesimo rapporto riferito alle imprese private, seppur in linea a quello di multi utility ad essa paragonabili;
- che gli stipendi erogati ai dirigenti, sommati ai benefit e agli incentivi, raggiungono cifre che, anche a fronte di un risultato economico e gestionale tendenzialmente positivo e migliore di molte altre imprese, appaiono, in questo momento di crisi, difficilmente giustificabili;
- oltre che percettore di rendita, il Comune è un’amministrazione pubblica e come azionista ha il compito di indirizzare le politiche aziendali verso l’interesse dei consumatori e del territorio, ponendo questo punto come elemento prioritario.
Tutto ciò premesso;
Impegna il Sindaco e la Giunta
- Ad attivarsi presso le sedi opportune per promuovere uno snellimento dei quadri dirigenziali della Società e un contenimento delle retribuzioni.
- A richiedere maggiori investimenti sul territorio, per riconoscere in Hera una Società di Servizi Pubblici Locali che valorizzi, insieme ai risultati di gestione, le forniture di servizi di qualità, salvaguardando l’ambiente e rispondendo alle esigenze dei cittadini.
Votato a maggioranza