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ORDINE DEL GIORNO "JUNGO"

28 Marzo 2013

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA

- riunito in data 25.03.2013 -

 

   Premesso che

nel Documento Preliminare del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT 2010 - 2020) della Regione Emilia-Romagna si legge: “La scelta preferenziale per il “governo della domanda” significa quindi puntare ad una moderna idea di “mobilità sostenibile” – o “buona mobilità”, come sarebbe forse meglio asserire - facendo leva sulle enormi opportunità offerte dal paradigma dell’innovazione e per certi versi superando anche la sterile contrapposizione tra servizi e infrastrutture che negli ultimi anni ha un po’ caratterizzato i diversi approcci alle politiche dei trasporti. Proprio il tema dell’innovazione, nei suoi diversi aspetti (tecnologici, organizzativi, di sistema), può costituire una chiave di volta per assicurare sviluppo e crescita nel rispetto dei limiti di consumo delle risorse e del territorio”. “Occorre perciò ribadire che se una mobilità incentrata prevalentemente sull’uso dell’autovettura privata non risponde alle generali esigenze di sostenibilità, compito della Regione e degli Enti Locali è attivare tutte le azioni possibili nella creazione di una diversa ripartizione modale degli spostamenti, soprattutto nelle aree urbane. Per il trasporto pubblico inoltre bisogna prendere in considerazione la necessità di integrare il servizio su gomma con quello su ferro, organizzando punti di interscambio nelle stazioni, ma anche sviluppare altre forme di servizio collettivo come: taxi-bus, car pooling, car sharing e bike sharing e simili, non ancora sufficientemente sperimentate ed incentivate”.

 

  Considerato che:

- è fondamentale, quindi, per favorire la riduzione dell’impatto del traffico privato stimolare il ruolo di integrazione all’offerta di trasporto pubblico, attraverso la promozione dell’uso intelligente delle vetture, in particolare favorendo la crescita del coefficiente di riempimento delle stesse;

- la valorizzazione delle forme di trasporto amichevole o di cortesia (meglio note come fenomeni spontanei di car pooling o autostop), in un contesto quale quello della Regione Emilia-Romagna, che si colloca al primo posto in Italia nel rapporto tra autovetture per numero di abitanti (83,3 autoveicoli circolanti per 100 abitanti nel 2007, fonte Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in Emilia-Romagna Maggio 2010) può costituire elemento utile. Si tratta, nello specifico, di “gestire” l’incontro tra domanda ed offerta di trasporto, garantendo alcuni parametri minimi di garanzia sull’affidabilità del sistema attraverso la cura di un data base certificato dei soggetti interessati all’iniziativa;

- sul tema dell’evoluzione, ai fini di modalità sostenibili nel campo della mobilità, del trasporto di cortesia, si registrano già alcune esperienze progettuali, in particolare quella promossa dall’associazione senza scopo di lucro Jungo (che detiene il marchio) con sede in Rimini;

- il sistema “Jungo”, detto anche “strategia della pulce” o “imbarco a vista”, è stato sperimentato a Trento e in Trentino, dove l’associazione ha deciso di realizzare l’esperimento pilota “Culla di Jungo”. Questa fase di sperimentazione, visti i risultati più che soddisfacenti, ha portato la Provincia autonoma di Trento a procedere allo sviluppo di un’esperienza di collaborazione con l’associazione fornendo servizi di supporto intrinseci al sistema quali: a) “call-center” di ricezione delle segnalazioni di infrazione; b) servizio di visura dei casellari giudiziali dei richiedenti tessera (certificato penale e carichi pendenti). Mentre gestione card, esclusioni, istruttorie delle segnalazioni e distribuzione card, rimangono in gestione all’associazione;

- la provincia di Bergamo, considerati i risultati positivi ottenuti in Trentino, ha deciso di proporre il sistema con iniziative promozionali e mettendo a disposizione il proprio U.R.P. per la raccolta delle adesioni dall’aprile scorso.

 

  Ritenuto che il sistema proposto dall’Associazione Jungo può contribuire alla riduzione del traffico favorendo il tasso di occupazione dei mezzi privati circolanti.

 

Si impegna il Sindaco e la Giunta

 

- a promuovere e diffondere la conoscenza di Jungo attraverso i propri canali informativi;

- a promuovere l’individuazione dei “percorsi raccomandati”, ossia direttrici particolarmente adatte alla sperimentazione e a promuovere l’idea Jungo con eventi-manifestazioni di impatto sociale e psicologico sperimentato, del tipo “Jungo Tour” (Trento 12/06/2010).

 

Votato a maggioranza