ORDINE DEL GIORNO "COSTITUZIONE DELLA PROVINCIA UNICA DELLA ROMAGNA"
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA
- riunito in data 17.09.2012 -
Visto l’art. 17 del D.L. 95/2012 (come convertito in Legge 7 agosto 2012, n. 135), avente per oggetto il “Riordino delle province e loro funzioni”, ove è previsto che, sulla base di una apposita deliberazione del Consiglio dei Ministri, il Consiglio delle Autonomie Locali di ciascuna Regione, entro 70 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della predetta deliberazione, approvi un piano di riordino delle Province ubicate nel proprio territorio e lo invii alla rispettiva Regione, perchè questa provveda a formulare la propria proposta di riordino, nel rispetto dei requisiti minimi definiti dal Governo, con riferimento alla dimensione territoriale e alla popolazione residente.
Rilevato
che il medesimo D.L. 95/2012 avente ad oggetto “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, ad invarianza dei servizi ai cittadini”, meglio noto come decreto sulla “spending review”, contiene numerosi altri provvedimenti che incidono direttamente sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni locali e regionali e sui servizi che queste erogano ai cittadini, e comprende misure relative al riordino dei comuni, delle loro aziende, e alla riduzione dei trasferimenti e del finanziamento del servizio sanitario nazionale.
Considerato
che il decreto sulla spending review, ancorchè necessario per evitare ulteriori incrementi del prelievo fiscale, si configura principalmente come una manovra di riduzione lineare della spesa pubblica, il cui carico sui bilanci degli enti locali appare squilibrato rispetto al peso relativo dei diversi comparti della pubblica amministrazione.
Auspica
che il necessario riassetto istituzionale del Paese venga definito rapidamente e con il coinvolgimento di tutti gli Organi di governo locale, al fine di mettere al centro dell'azione di riordino gli interessi delle comunità, la scelta condivisa, e non imposta, delle competenze e delle funzioni delegate, la semplificazione e l'efficacia dell'azione amministrativa, la razionalizzazione e l'ottimizzazione delle risorse pubbliche, la partecipazione attiva delle forze economiche e sociali e dei cittadini.
Per quanto sopra, il Consiglio Comunale di Faenza, visti i parametri indicati nella deliberazione adottata dal Consiglio dei Ministri il 20 luglio 2012 e preso atto che la Provincia di Ravenna non rispetta il requisito della dimensione territoriale,
Chiede
che il Sindaco di Faenza si impegni, in qualità di membro del Consiglio delle Autonomie Locali, ad esprimere in tale consesso il proprio parere favorevole all’unificazione delle tre province romagnole, mediante accorpamento delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Ritiene
tale opzione la più coerente e lineare con l’identità territoriale e culturale della Romagna e ribadisce la necessità di una programmazione unitaria romagnola per sanità, ambiente, trasporti, infrastrutture, concordando le scelte di programmazione territoriale con la Regione Emilia-Romagna, indicandole nel Piano Territoriale Regionale (PTR).
Invita
la Regione a proseguire nel lavoro di riordino istituzionale avviato, rafforzando il proprio ruolo legislativo e di governo, quello delle Unioni quale ambiti ottimali per l'esercizio associato di funzioni e servizi dei Comuni, nonché quello delle nuove Province quali articolazioni di area vasta, per l'esercizio di funzioni delegate dalla Regione in aggiunta a quelle previste dalla legislazione statale.
Auspica
che l’occasione del riordino dei territori provinciali venga utilizzata per ridefinire gli ambiti ottimali delle Unioni dei Comuni e dei Distretti socio-sanitari, ritenendo - in particolare - utile ed opportuno l’ingresso dei Comuni di Modigliana e di Tredozio nell’Unione della Romagna Faentina, visti i loro forti legami socio-demografici col territorio faentino.
Votato a maggioranza