Sito Ufficiale del Comune di Faenza

Salta ai contenuti
 

Piazza del Popolo n. 31
Telefono 0546691111 - Fax 0546691499
PEC comune.faenza@cert.provincia.ra.it

COME FARE PER...
  • Cittadino
  • Impresa
 
 
 
Sei in: Home » Amministrazione » Consiglio comunale » I lavori del Co... » Ordini del Gior... » O.D.G. PER UNA SCUOLA DI QUALITA'  
 

O.D.G. PER UNA SCUOLA DI QUALITA'

28 Novembre 2008

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA
- riunito in data 27.11.2008 -
Ritenendo
> la Scuola elemento fondante dello sviluppo della persona, istituzione fondamentale per il progresso e la crescita sociale ed economica di ogni comunità, quindi patrimonio di tutti e di ciascuno;
> pertanto totalmente inopportuna qualsiasi riforma scolastica e universitaria che non preveda il coinvolgimento di tutte le componenti coinvolte (politiche, istituzionali, culturali e sociali), affinché nel tempo possa essere analizzata e valutata negli esiti formativi e negli obiettivi prefissati, evitando continue modifiche;
Preso atto
- che la legge n. 133/2008 prevede economie di spesa non inferiori a 7.832 milioni di euro per il periodo 2009-2011, da imputare a una complessiva rimodulazione dell'attuale organizzazione didattica della Scuola primaria;
- che lo Schema di Piano Programmatico, di cui alla legge n. 133/2008, individua tali economie in tagli del personale docente pari a 87.341 unità e del personale ATA pari a 44.500 unità;
- che la legge n. 137/2008 reintroduce la figura del maestro unico nella scuola elementare e il ritorno a sole 24 ore obbligatorie settimanali di insegnamento nella scuola dell'infanzia ed elementare;
Chiede al Ministro dell'Istruzione
- di procedere a realizzare una riforma complessiva della scuola, che coinvolga in maniera attiva tutte le componenti istituzionali previste dalla "legislazione concorrente" - Regioni ed Enti locali - e che operano quotidianamente nella scuola (insegnanti, dirigenti, personale ATA, studenti e genitori);
- di predisporre con urgenza adeguati interventi finanziari a sostegno della scuola pubblica anche paritaria, da troppi anni soggetta ad un trasferimento sempre più ridotto di risorse economiche;
- di modificare o sospendere i provvedimenti previsti e contenuti nello Schema di Piano Programmatico 2009/2011 e riferibili alle leggi n. 133/2008 e n. 137/2008;
- di valutare i costi sociali che ricadranno sulle famiglie gravando sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle stesse;
- di valutare gli oneri che ricadranno sugli Enti Locali per far fronte a chiusure di plessi e spostamento di alunni e parimenti il costo sociale dello sradicamento degli stessi dalle loro realtà e lo scarso rispetto dei bisogni legati a questa specifica fascia d'età;
E in particolare di prevedere
- una scuola dell'infanzia funzionante per 40 ore settimanali e di qualità come quella attuale e apprezzata dalla totalità delle famiglie del nostro territorio (95,9% dei bambini e delle bambine della nostra Città frequentano le scuole dell'infanzia);
l'applicazione della legge n. 176/2007 sulla reintroduzione del tempo pieno nella scuola primaria (elementare) con un orario settimanale di 40 ore, compreso il tempo dedicato alla mensa scolastica e frequentato nella nostra Città dal 47% dei bambini e delle bambine;
l'annullamento della scelta del maestro unico e di un orario di 24 ore settimanali di frequenza scolastica in quanto non rispondente alla necessità di un'offerta formativa con apporti culturali e disciplinari specialistici e di qualità e con stili educativi differenziati, e la conferma dell'esperienza più che positiva e ormai ventennale dei moduli, che ha posizionato la nostra scuola elementare nei primi posti delle classifiche OCSE/PISA;
l'aumento di alunni per classe solo per quelle realtà e in quelle province dove la media è al di sotto dei parametri nazionali (la Provincia di Ravenna ha già una media di 21,4 alunni per classe rispetto ai 20 alunni della media nazionale), anche per rispettare le norme di sicurezza e contenere il numero di alunni per classi entro livelli didatticamente sostenibili e per agevolare l'inserimento di ragazzi disabili;
la programmazione della rete scolastica territoriale in capo alla Conferenza Stato-Regioni e alle scelte degli Enti Locali, evitando così la soppressione dei plessi scolastici del territorio con meno di 50 alunni, come previsto da un piano programmatico centralistico e non rispettoso delle autonomie locali;
la realizzazione dell'obbligo scolastico fino a 16 anni nelle scuole secondarie superiori con politiche formative di tipo inclusivo e di rispetto del diritto allo studio di tutti i ragazzi e le ragazze;
la valorizzazione degli Istituti Tecnici e Professionali, senza alcuna decurtazione di materie d'insegnamento e di orari scolastici, soprattutto in territori come il nostro dove è diffusa la piccola e media impresa e il bisogno di livelli formativi elevati in campo tecnico-professionale.
Votato a maggioranza:
Voti a favore:    Uniti nell'Ulivo, PRC
Voti contrari:     Forza Italia, La tua Faenza-UDC, AN, Lega Nord