Un tratto del lungofiume intitolato all'ex presidente senegalese Léopold Sédar Senghor
Faenza rende omaggio alla figura del primo presidente del Senegal, poeta e intellettuale, Léopold Sédar Senghor, intitolandogli un tratto del lungofiume Lamone.
La cerimonia ufficiale è programmata domenica 9 giugno prossimo, alle ore 11.00, presso il parco pubblico adiacente all’intersezione fra via Lama e via Fratelli Bandiera, nella zona del Borgotto, proprio sotto l’argine del fiume Lamone.
Alla cerimonia oltre al sindaco Giovanni Malpezzi e alle autorità provinciali, interverranno diverse autorità senegalesi, fra le quali il ministro del Governo senegalese con delega per i senegalesi all’estero Seynabou Gaye Touré, l’ambasciatore itinerante della presidenza della Repubblica senegalese Botol Edick Ba, l’ambasciatrice del Senegal in Italia Seynabou Badiane e il console generale Moukhtar Kouyate.
Dopo i discorsi ufficiali, alcuni ragazzi leggeranno poesie di Senghor, quindi ci si sposterà nel sovrastante sentiero sull’argine del fiume Lamone per scoprire la targa in ceramica con l’intitolazione del nuovo lungofiume Senghor.
La mattina si concluderà con un momento di festa offerto a tutti gli intervenuti dalla comunità senegalese faentina.
Prima della cerimonia ufficiale, alle ore 10.00, le autorità senegalesi saranno inoltre ricevute a Palazzo Manfredi dal sindaco Giovanni Malpezzi.
Léopold Sédar Senghor (1906-2001), politico e poeta senegalese di lingua francese, è stato il primo presidente del Senegal, in carica dal 1960 al 1980.
Primo africano a sedere come membro dell’Académie française, è stato inoltre il fondatore del partito politico Blocco democratico senegalese.
I suoi contributi alla rivisitazione e riscoperta moderna della cultura africana ne fanno uno dei maggiori e più stimati intellettuali africani del XX secolo.