Un libro di Maria Gioia Tavoni sulla figura di Antonio Martini
Giovedì 12 ottobre, alle ore 18.00, nella Pinacoteca comunale di Faenza sarà presentato il libro di Maria Gioia Tavoni Riproporre il silenzio per le Contemplazioni di Arturo Martini (Fratelli Lega Editori), dedicato al ricercatissimo volumetto prevalentemente xilografico Contemplazioni, pubblicato dallo stesso Arturo Martini durante il soggiorno faentino del 1918, in piena Grande Guerra, dalla tipografia Fratelli Lega.
L'evento è organizzato dalla Pinacoteca in collaborazione con l'associazione Amici dell'Arte e la casa editrice Fratelli Lega.
All'incontro interverranno, oltre all'autrice, il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola, Andrea Emiliani, uno dei più celebri storici dell’arte italiani, e il noto critico e maestro d’arte Pietro Lenzini.
La pubblicazione è di grande importanza per comprendere l'evoluzione dell’artista trevigiano, considerato fra i maggiori scultori del Novecento non solo italiani, e di cui sono presenti in città, oltre al bassorilievo di S. Ippolito e al fonte battesimale di S. Margherita di Rivalta, numerose opere custodite in Pinacoteca e presso il Museo delle Ceramiche.
Le Contemplazioni, dopo la prima edizione faentina furono riproposte a stampa in più occasioni (1936, 1945, 1967, 2013) e sempre variamente interpretate, perfino dal suo autore nelle due edizioni, quando era ancora in vita.
Il testo di Maria Gioia Tavoni risulta allo stesso tempo di avvincente lettura e di assoluto rigore filologico e ambisce ad accompagnare il pubblico non solo alla conoscenza di quest’opera, ma anche a comprendere lo sviluppo della poetica martiniana.
Per la casa editrice faentina la proposta di uno studio su Martini, quasi allo scoccare dei cento anni dalla prima edizione di Contemplazioni, è una duplice operazione di recupero della propria memoria d'archivio e di attenzione al libro d’arte, in un momento in cui la stampa di qualità sembra avere una crescente attenzione del pubblico non solo italiano.
Il libro esce con una tiratura limitata, le cui prime settantadue copie sono impreziosite da una grafica originale dell’affermato artista milanese Lucio Passerini, che ne ha curato pure l’impaginato, grafica volta a tracciare una possibile continuità tematica degli stilemi martiniani.
Dopo le iniziative promosse negli anni recenti dal Museo internazionale delle ceramiche, in collaborazione con Genus Bononiae, il legame fra Faenza e Arturo Martini si rinnova così con un evento che non mancherà di suscitare ancora interesse nel pubblico della città.