Un avamposto strategico: la Rocca di Oriolo
Sarà un altro appuntamento “manfrediano” a chiudere - sabato 8 giugno – il ciclo delle visite guidate di primavera della Pro Loco Faenza.
Meta della visita di sabato prossimo la Rocca di Oriolo, in realtà di origini ben più antiche (XI secolo) dei Manfredi, ma che si presenta ancora oggi nella sua veste quattrocentesca dovuta ai lavori di ampliamento e rafforzamento commissionati da Carlo II Manfredi negli anni ’70 del XV secolo.
La Rocca di Oriolo è un esempio, pressoché unico nel suo genere, di architettura militare quattrocentesca, adattata all’avvento delle armi da fuoco e concepita secondo criteri direzionali, per cui i lati più esposti a probabili attacchi sono costituiti da puntoni.
L’edificio ha pianta esagonale, ricavato da un quadrato con due triangoli (i puntoni appunto) sui lati; l’ideazione e progettazione sono sempre state attribuite a Giuliano Da Maiano, architetto fiorentino operante a Faenza nella seconda metà del ‘400 nel quadro dell’alleanza politico-culturale tra Medici e Manfredi, autore del Duomo di Faenza e della vicina Rocca di Montepoggiolo, sopra Forlì.
Sabato sarà possibile accedere e visitare l’interno della Rocca fino alla cima, con la bellissima scala a chiocciola in arenaria che conduce al terrazzo panoramico. Si potrà anche visitare il parco che circonda la Torre e che si caratterizza per la presenza di quattro pini secolari (il più grande compare già in un disegno di Romolo Liverani di metà ‘800 circa), di querce e di alberi da frutto piantati dai Caldesi: peri, allori e un raro esemplare di azzeruolo (“pomo reale”) innestato su biancospino.
Sul lato sud, inoltre, un piccolo settore “mediterraneo”, con piante di rosmarino e melograno.
Il ritrovo per tutti i partecipanti alla visita è fissato alle ore 15.00 a Oriolo, nel parcheggio del parco della Rocca.
Informazioni e prenotazioni presso la Pro Loco Faenza (Voltone Molinella 2 - Tel/fax 0546 25231; e-mail: info@prolocofaenza.it – sito internet: www.prolocofaenza.it ).