"UN'OFFESA PER TUTTA LA COMUNITÀ"
Rubati nella notte tre draghetti alati della Fontana monumentale. La dichiarazione del sindaco Claudio Casadio
Questa notte, presumibilmente tra le due e le quattro, sono stati rubati tre dei sei draghetti alati in bronzo della Fontana monumentale di Faenza, una delle opere architettoniche più importanti e conosciute della città. “È un atto spregevole che offende profondamente la nostra comunità - sottolinea con amarezza il sindaco Claudio Casadio -, perché la Fontana monumentale, costituisce uno dei simboli di Faenza e ne sintetizza i suoi valori culturali e civili”. “Si tratta di un furto, probabilmente su commissione - aggiunge il primo cittadino manfredo -, in quanto le figure asportate, secondo gli esperti, non hanno un particolare valore nel mercato dell’arte. Ma al di là del danno economico, mi auguro che il quadro indiziario che stanno raccogliendo gli investigatori consenta di recuperare le opere rubate e di ricollocarle al loro posto”. I tre draghetti alati, due con le ali sollevate ed uno con le ali poste lungo i fianchi, erano ubicati sopra un basamento in pietra d’Istria, materiale con cui è stata realizzata l’intera fontana. I ladri li hanno asportati svitando i bulloni in ottone che li fissavano al piedistallo (sono stati ritrovati nella vasca) e forzandone il supporto in cemento ed i tubi che consentivano lo zampillo dell’acqua dalla bocca degli stessi draghetti all’interno della fontana.
Ubicata in piazza della Libertà, la Fontana monumentale, detta anche “dei Leoni”, costituisce uno splendido esempio di arte barocca del ‘600. Ideata da p. Domenico Paganelli e completata nel 1621, essa presenta leoni rampanti e appunto draghetti alati, che richiamano le immagini araldiche della città e del casato di papa Paolo V Borghese, a cui fu dedicata.
Il comune, che ha presentato regolare denuncia, ha fatto smontare anche i tre draghetti rimasti per verificarne gli eventuali danni subiti. Le indagini sono coordinate dalla compagnia carabinieri di Faenza.