Rischio incendi: è vietato accendere fuochi o bruciare stoppie
La Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato all’inizio di luglio il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, che avrà validità fino al 31 dicembre 2016.
Il Piano, predisposto dall’Agenzia regionale di Protezione Civile e dal Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, ha l’obiettivo di tutelare il patrimonio forestale della regione Emilia Romagna, stimato in circa 630 mila ettari.
Un patrimonio, che soprattutto nel periodo estivo, per la scarsa piovosità e i forti venti, è esposto al rischio di incendi, nella maggior parte dei casi imputabili all’azione dell’uomo, a causa di comportamenti negligenti o imprudenti.
Il Piano prevede, fra l’altro, una serie di obblighi e divieti, che hanno naturalmente validità anche nel territorio faentino.
In particolare, fino al 2 settembre prossimo, è vietato a tutti accendere fuochi all’aperto nelle aree forestali, nei terreni saldi o pascolivi o a distanza minore di 200 metri dai loro margini esterni. E’ inoltre vietato bruciare le stoppie delle colture agrarie e della vegetazione erbacea infestante a meno di 200 metri da aree forestali, da pascoli e da terreni saldi.
Per i trasgressori sono previste pesanti sanzioni amministrative, che vanno da un minimo di 1032 euro fino a un massimo di 10.329 euro, sanzioni che possono anche essere raddoppiate nei casi di particolare gravità.
I cittadini sono inoltre obbligati a segnalare eventuali incendi, ai numeri di emergenza dei Vigili del Fuoco (115) e del Corpo Forestale dello Stato (1515).