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RISPOSTA ALLE AFFERMAZIONI DEL CONSIGLIERE GRILLINI

02 Agosto 2011
RISPOSTA ALLE AFFERMAZIONI DEL CONSIGLIERE GRILLINI

In riferimento a quanto riportato nei giorni scorsi dal Consigliere Comunale Alessio Grillini, circa un presunto episodio di “shopping” da parte di un agente della Polizia Municipale in orario di servizio, ci si rammarica che egli, prima di lanciare così gravi accuse, non abbia avvertito la necessità di verificare la fondatezza delle sue affermazioni, considerato che, sulla base di queste, ha preferito presentare una interrogazione al Sindaco divulgandola, ancor prima, agli organi di informazione.

 

Nel merito si sottolinea che gli agenti che svolgono servizio in centro storico hanno, fra gli altri, il compito di controllo delle piazze, dei parcheggi, dei corsi cittadini. Il servizio in centro è costellato di fermate e di ripartenze del mezzo in uso: per sanzionare auto in divieto, per rispondere a richieste di informazioni, per prevenire situazioni di pericolo per la circolazione. L’Agente oggetto del “reportage” era, venerdì mattina scorsa, l’unico destinato a tale servizio.

 

Agli agenti di Polizia Municipale capita in continuazione durante il servizio di vedere ed incontrare persone conosciute, con le quali ci si sofferma: è un modo per mantenere quel contatto con il cittadino, tipico del ruolo di prossimità della Polizia Municipale, fondamentale per la conoscenza e la tutela del territorio, e per la prevenzione di fenomeni criminogeni.

 

Sulla base di quanto riferito dal Consigliere, non emergono dati oggettivi a riscontro delle sue affermazioni che, in ogni caso, saranno attentamente verificate.

 

Viene però da chiedersi perché il Consigliere riferisca nella propria interpellanza che la ragione della fermata dell’agente era per “shopping”, senza prima assumere riscontri oggettivi.

 

Probabilmente non ci si rende conto della gravità di certe accuse. Ci riserviamo dunque le azioni più opportune a tutela del buon nome e della onorabilità del Corpo di Polizia Municipale, che finisce per essere indistintamente attaccato con affermazioni non riscontrate.