RIONE ROSSO, RINNOVATI I LOCALI DEL BAIOCCO E DEL BAIOCCHINO
Sabato prossimo l’inaugurazione. Un intervento da oltre un milione di euro
Sabato 2 dicembre 2006, alle ore 11.30, presso la sede del rione Rosso (via Campidori, 28) è programmata l’inaugurazione dei rinnovati locali del “Baiocco” e del “Baiocchino”. Alla cerimonia interverranno, fra gli altri, il sindaco Claudio Casadio, l’assessore ai lavori pubblici Claudio Ronchini e il capo rione Giordano Fabbri Gonnesi.
Dopo oltre un anno dall’aggiudicazione dell’appalto, sono stati ultimati i lavori del primo stralcio per il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale dell’ex Convento di S. Chiara, ora sede del Rione Rosso.
Il Comune di Faenza, proprietario dell’immobile, nel 2003 ha approvato un progetto generale di restauro, redatto dallo Studio faentino dell’architetto Tiziano Conti, articolato in tre diversi stralci funzionali, che prevedono la ricomposizione volumetrica e la valorizzazione architettonica dell’ex complesso conventuale.
Il primo stralcio, appena concluso con la predisposizione di tutte le dotazioni impiantistiche, permette di riutilizzare per scopi sociali, ricreativi e culturali ampie porzioni dell’immobile, in gran parte affidate all’attività rionale.
L’obiettivo della massima valorizzazione e fruizione in termini di utilizzo pubblico dei locali è stato reso possibile grazie all’inserimento di idonei impianti; innanzitutto l’accessibilità, anche per disabili, è garantita dall’ingresso di via Campidori, tramite un percorso complanare e per rampe, collegato a un elevatore collocato sul retro degli attuali bagni del piano terra. Il primo stralcio, oltre ad interessare i locali del Baiocco e del Baiocchino posti negli interrati dell’ex convento, ha riguardato la ricostruzione dei volumi tecnici (ex luoghi comuni e ambienti di servizio del convento) della corte interna, secondo la loro conformazione volumetrica originaria, per le predisposizioni impiantistiche. L’opportunità di ripristinare il volume dei servizi sul retro della cortina cieca di via Campidori, consente di ottenere numerosi vani funzionali per l’alloggiamento delle apparecchiature tecniche e tecnologiche. A partire dalla nuova centrale termica, sino alla canalizzazione per il trattamento dell’aria, i magazzini, i vani servizi e molti altri ambienti potranno trovare una giusta collocazione in un volume da sempre destinato ad analoghe funzioni, senza in alcun modo interferire con le caratteristiche tipologiche originarie, già in parte recuperate e valorizzate.
Nei locali interrati del “Baiocco” trovano posto una nuova sala ristorante e un vasto spazio espositivo attrezzato, mentre il “Baiocchino” ad esso collegato è stato attrezzato come sala conferenze, completa di arredi e impianti speciali. Detti ambienti sono ora fruibili come locali pubblici, ovvero presentano tutti i requisiti di legge (accessibilità, uscite, vie di fuga, dotazione di impianti, garanzie di sicurezza,...).
Per non pregiudicare le qualità architettoniche dei locali voltati della parte di edificio interessato, i nuovi bagni sono stati ricavati nell’interrato, in un vano appositamente scavato all’interno della corte. Anche l’arredamento e i corpi illuminanti sono stati proposti in funzione del minimo impatto e della valorizzazione degli elementi peculiari e caratteristici del manufatto originario.
I materiali proposti risultano compatibili, privilegiando accostamenti di materiali naturali (legno, vetro, ferro, rame,...).
I lavori, per un costo complessivo di 1.120.000 euro (iva compresa), sono stati diretti per la parte architettonica dall’arch. Tiziano Conti, per la parte strutturale dallo Studio Enginius di Faenza, per la parte impiantistica dallo Studio Energia di Faenza, e sono stati eseguiti da un’Associazione temporanea di imprese di Faenza (Cmcf, Cila e Cear).
La realizzazione dei nuovi bagni interrati ha comportato, inoltre, una serie di scavi direttamente assistiti da una ditta di archeologi (la Tecne di Riccione).
Tutti i lavori sono stati coordinati dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Faenza, con la supervisione della Soprintendenza ai Beni architettonici e per il Paesaggio di Ravenna.
Ai lavori edili sono stati affiancati due ulteriori appalti: uno per gli arredi, realizzati su progetto specifico dello Studio Conti dalla ditta Arredamenti Pedrizzi di Forlì, e l’altro per la fornitura degli corpi illuminanti (Comet di Imola).
Tra le proposte più significative avanzate per il prossimo stralcio funzionale, già in fase di progettazione definitiva, si segnala la ricostruzione del salone del teatro del primo piano, prospiciente la via Campidori che potrà costituire l’ambiente più rappresentativo per le attività rionali, con loggia coperta affacciata alla corte interna, previa demolizione di alcuni fabbricati posticci del primo piano.
Ufficio Stampa
Dr. Paolo Savorani