RAFFAELE BENDANDI, L’UOMO DEI TERREMOTI
“Meteorologia e climatologia nell’opera di Bendandi: analisi critica” è il titolo della conferenza in programma venerdì 16 aprile 2010, alle ore 21.00, a Faenza, presso l’auditorium S.Umiltà (via Pascoli, 15), nell’ambito degli eventi faentini per la XX^ Settimana della Cultura scientifica e tecnologica.
Interverrà Teodoro Georgiadis, ricercatore dell’Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Bologna.
Nato a Bologna nel 1955, Georgiadis si è laureato in Fisica e in Astronomia presso l’Università di Bologna. E’ stato docente presso diversi atenei nazionali e internazionali, è inoltre membro del consiglio scientifico dell’Osservatorio Meteorologico Milano-Duomo ed è coautore di circa 200 pubblicazioni.
Al centro della conferenza la figura di Raffaele Bendandi (Faenza, 17 ottobre 1893 – 3 novembre 1979), universalmente conosciuto come l’uomo dei terremoti.
Lo studioso faentino ha sviluppato una propria teoria sull’origine dei terremoti, che ha diviso sia il mondo della scienza che quello dell’informazione, fra sostenitori e detrattori.
Uomo di modeste origini, come altrettanto modesta fu la sua vita, coniugò la volontà di comprendere i fenomeni naturali con la caparbietà di raggiungere una conoscenza perfetta, nonostante il suo percorso scolastico si fosse fermato alla scuola elementare.
Attraverso una rilettura dei suoi studi climatologici e biometereologici, in un settore quindi ancora avulso dal dibattito sulle possibilità di prevedere i terremoti, Raffaele Bendandi appare come la figura del vero studioso, del possessore di un metodo scientifico e del linguaggio proprio di questo metodo.
Un uomo complesso: un grande personaggio da rivisitare con attenzione e diligenza.