Prorogata la mostra su Serafino Pasi al Museo del Risorgimento
E' stata prorogata fino a domenica 24 settembre prossimo la mostra "Serafino Pasi maestro del ferro battuto", ospitata al Museo del Risorgimento e dell'Età contemporanea di Palazzo Laderchi (corso Garibaldi 2).
La mostra, che doveva chiudersi nei giorni scorsi, è visitabile negli orari di apertura del Museo del Risorgimento: il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Sono inoltre possibili visite per gruppi o scolaresche su prenotazione (tel. 320 4325250).
Serafino Pasi nacque a Faenza il 18 maggio del 1853. Senza frequentare alcuna scuola e ancora molto giovane, andò a lavorare nella bottega del ferro battuto di Luigi Matteucci e del figlio Francesco, diventando ben presto uno dei migliori allievi.
A trent'anni si mise in proprio abbandonando l'officina di Matteucci dove era cresciuto e si era formato professionalmente. Negli anni successivi ottenne diversi riconoscimenti partecipando ad importanti esposizioni a Parigi, Londra e Milano.
Si perfezionò nell'arte di lavorare il rame a sbalzo, tanto da essere considerato in questa tecnica il numero uno.
La sua notorietà crebbe a tal punto da ricevere commesse anche dall'Europa e dal Sudamerica.
Morì a 79 anni all'Ospedale degli Infermi di Faenza, il 22 maggio 1932. Pochi giorni dopo la scomparsa il settimanale faentino Il Nuovo Piccolo lo ricordava così: "E' morto a 79 anni dopo brevissima malattia il concittadino Serafino Pasi, valentissimo artista del ferro battuto noto e celebrato non in patria soltanto ma anche nelle mondiali esposizioni di Londa e Parigi per la genialità e l'eleganza con cui sapeva dare forma e vita alla rude materia. E' morto cristianamente in umiltà e modestia come era vissuto".