Per promuovere l’enogastronomia e la cultura del territorio cresce il progetto della “Strada della Romagna”
Dopo aver portato a termine nel 2010 il percorso di ampliamento della “Strada del Sangiovese” all’intero territorio della provincia di Ravenna, anche grazie alla regia dell'Amministrazione provinciale, la Regione Emilia-Romagna (determina dir. n. 3156 del 3 aprile 2013) ha accolto la richiesta presentata dall’associazione Strada del Sangiovese di modificare il nome dell’itinerario turistico in “Strada della Romagna, del paniere e del disciplinare”.
Entro quest’anno, inoltre, l’apposito Comitato tecnico regionale si riserva di fornire il proprio parere in merito al successivo completamento del percorso di aggregazione della nuova “Strada di Romagna” con la “Strada dei Vini di Forlì Cesena” e con quella “di Imola” per dar vita ad un’unica “Strada della Romagna”, in accordo con i soci delle altre due “Strade”.
In tale direzione si sono mossi i soci della “Strada del Sangiovese, Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Faenza” che il 21 giugno scorso hanno approvato all’unanimità il cambio di denominazione sociale in “Strada della Romagna Vini Sapori Cultura”. Molto soddisfatto dell’obiettivo raggiunto, il presidente Pierino Liverani ha precisato che lo scopo della Associazione è quello di “promuovere la Romagna dal punto di vista enogastronomico e culturale. Il 2013 è da intendersi come un periodo di transizione, durante il quale dovranno convivere le attività delle strade dei vini esistenti e della “Romagna Terra del Sangiovese”, completando i relativi processi di aggregazione, mentre il 2014 sarà l’anno dell’unificazione delle strade romagnole, sotto la denominazione “Strada della Romagna Vini Sapori Cultura”, un progetto sostenuto da produttori e istituzioni locali, oltreché dalla Regione Emilia-Romagna”. “E se lo scopo della nuova associazione resterà quello comune e condiviso di rappresentare un’offerta territoriale sempre più ampia ed integrata – aggiunge Roberto Savini, assessore alle politiche agricole e dell’ambiente del Comune di Faenza –, vogliamo altresì puntare a promuovere le peculiarità enogastronomiche, culturali e ambientali della comunità romagnola nel nostro Paese, ma soprattutto in Europa e nel resto del mondo”.