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Partito il completamento della rete idrica a Reda

16 Gennaio 2015

Sono partiti in questi giorni i lavori di Hera per completare l’estensione della rete dell’acquedotto nella frazione faentina di Reda.

Questa lavori fanno seguito a quelli terminati lo scorso anno nella zona di San Pier Laguna e allo stralcio ultimato a Reda nel 2012, interventi che, complessivamente, hanno visto circa 150 utenti allacciarsi alla rete.

Con l’opera che ha preso ora il via sarà completata l’estensione nella frazione, realizzando circa 16 chilometri di rete in via Milana, S.P. Corleto zona nord est rispetto a Reda, parte di via Argine Montone, via Fabbrerie e via San Domenico di Cesato.

L’importo complessivo dei lavori è di 1.120.000 euroe l’intervento sarà finanziato dal Comune di Faenza, da Con.Ami, dagli utenti stessi che si allacceranno e da Hera in accordo con Atersir.

In particolare la nuova rete idrica risponde alla richiesta di un’ottantina di famiglie che hanno aderito alla proposta di estensione dell’acquedotto.

I residenti della zona attingono l'acqua per uso domestico da pozzi artesiani, ma tale situazione provocava il rilascio di odori ferrosi, inoltre alla vista l'acqua si presentava non perfettamente trasparente. Con la fine dei lavori, i nuovi allacciati potranno utilizzare l’acqua dell’acquedotto civile e dismettere completamente l’uso dei pozzi.

Inizialmente l’opera riguarderà le vie Fabbrerie e San Domenico di Cesato, circa 25 allacciamenti per una lunghezza di 4,5 chilometri.

I lavori di questa prima fase, salvo inconvenienti, termineranno entro il mese di febbraio 2015. A seguire i lavori coinvolgeranno una cinquantina di famiglie e la posa di altri 11 km di rete.

La posa delle tubazioni sarà realizzata quasi completamente con interramento in proprietà privata in adiacenza alla strada; la posa su strada asfaltata comunale è stata limitata solo ai punti critici della rete e a quelle tratte ove non risultava praticabile un’alternativa.

A tale proposito si sottolinea la disponibilità di tutti gli interessati (residenti e non) ad acconsentire alla posa in proprietà privata, con le conseguenti economie in termini di tempo e costo di lavorazione che ne deriveranno.