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Palazzo Esposizioni ospita una personale di Yuri Ragazzini

06 Novembre 2012

Sabato 10 novembre, alle ore 18.00, a Palazzo Esposizioni (corso Mazzini, 92), si inaugura la mostra di Yuri Ragazzini “Variazioni dello spettro”, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Faenza.

All’inaugurazione interverrà il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola.

In questa personale l’artista presenta 22 opere in ceramica policroma, realizzate negli anni compresi dal 2000 al 2012.

Yuri Ragazzini, nato nel 1978, ha seguito i corsi dell'Istituto statale d'Arte per la Ceramica di Faenza, poi ha collaborato con la Bottega Gatti, con l'Opificio Bertozzi e Casoni di Imola e con Ivo Sassi.

Queste frequentazioni, ben diverse tra di loro per interessi e finalità, sono state affiancate da una ricerca personale che ormai vanta un decennio di coerenti sviluppi, caratterizzati da una predilezione per smalti preziosi e per magmatiche forme di derivazione largamente zoomorfa e fitomorfa.

Ragazzini, ricercando e lavorando, si è immesso, in realtà, in una lunga direttrice di marcia che proprio a Faenza ha trovato, nel corso del XX secolo, singolare affermazione sia per la presenza di artisti quali Angelo Biancini o Carlo Zauli, sia per il contributo dato dal Concorso nazionale e internazionale della Ceramica d'Arte, sia per il costituirsi di un polo di attrazione per i protagonisti del mondo dell'arte che in questo materiale hanno scoperto possibilità espressive non ottenibili altrimenti.

Il tutto verso la scultura con la ceramica.

Su questa direzione Ragazzini si è orientato, in prima battuta, con ipotesi di relazione tra un ignoto rappresentato dalle interrogative forme che assumono le manifestazioni di dati naturali totalmente indifferenti all'avventura umana e la necessità di confrontarle con moduli, spesso geometrici, frutto del pensiero e del raziocinio. Questo tentativo, già percorso da Leoncillo e da tanti suoi emuli nel corso del Novecento, sta, nelle opere più recenti di Ragazzini, trasformandosi in  una più piena accettazione di forze e forme che sono ben più forti dell'uomo e dei miti che lo hanno rappresentato o lo rappresentano. Senza più la necessità di una preventiva strutturazione della forma la liquidità dell'argilla può incunearsi agilmente nelle cavità di un universo interiore ed esteriore ancora sconosciuto o nascosto per poi solidificarsi in calchi misteriosi e inquietanti.

Si tratta delle ultime opere e in alcune di queste (Terra e cielo e Simbiosi del 2012) scompaiono gli ormai stanchi segni di una retorica dell'umanizzazione e si dispiega una più piena disponibilità a indagare per il puro piacere di farlo, sapendo di non sapere.

E' un viaggio senza meta e senza scopi prefissati. Proprio per questo ne vale la pena.

La personale di Yuri Ragazzini sarà aperta al pubblico a Palazzo Esposizioni dall’11 novembre al 2 dicembre 2012, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; la domenica orario continuato dalle 10.00 alle 20.00.