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PRONTI I GOTTI PER LA NOTT DE BISO'

06 Dicembre 2006

Nelle sedi rionali sono già in vendita i nuovi servizi dei gotti. La decorazione scelta quest’anno è quella “a fogliame”.Venerdì 5 gennaio 2007 la tradizionale manifestazione
Mentre la macchina organizzativa rionale e comunale sta lavorando alla definizione del programma per l’edizione 2007 della Nott de Bisò, la tradizionale manifestazione che il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, richiama ogni anno in piazza del Popolo migliaia di persone, nelle sedi dei cinque rioni faentini sono già in vendita da alcuni giorni i servizi completi (sei bicchieri e la brocca) della nuova serie dei gotti 2006.
Il singolo gotto e la brocca si potranno, invece, acquistare solamente durante la Nott de Bisò negli stand rionali in piazza del Popolo. Aspettando il rogo del Niballo si potrà così sorseggiare nei gotti il bisò fumante.
I prezzi sono quelli dello scorso anno: il servizio completo (brocca e gotti) costa 100 euro; durante la Nott de Bisò la brocca si può acquistare a 50 euro, mentre il singolo gotto a 10 euro.
Il motivo decorativo scelto dal Comitato Palio per la manifestazione di quest’anno è quello “a fogliami”, così detto nelle fonti faentine del ‘500, che va a cadere in una fase che possiamo definire del “berrettino maturo” (1550-1600 circa). Essa coincide con lo sviluppo a ritmi quasi industriali della maiolica “compendiaria”, che da questo momento per il suo successo è detta “faïence” in tutta Europa o, più comunemente, anche “bianchi di Faenza”.  Dalla metà del ‘500 è quindi facile vedere le stesse articolate fogge delle maioliche “bianche” proposte con rivestimento azzurro “berrettino”, anch’esso con le stesse caratteristiche di cremosità, spessore, morbidezza vetrosa e coprente. Lo smalto può assumere gradi assai variabili d’intensità sino quasi al blu intenso e, soprattutto, fa da sfondo alla decorazione “a fogliami”, che sembra proprio essere il genere di maggiore forza commerciale. Accanto a questo, che sviluppa sia foglie stilizzate di quercia sia foglie comuni, prendono inoltre gran voga anche “i paesi”, le “raffaellesche”, i putti, le “rabesche”, i tardi motivi “alla porcellana” o “a tirate" ecc., dipinti nello stesso stile rapido, bozzettistico proprio dello stile “compendiario” di Faenza.
Vasellami “bianchi” e “berrettini”, molti dei quali a destinazione conventuale e farmaceutica,  decorati “a fogliame” escono contemporaneamente in questo periodo dalle botteghe dei più celebri maestri dello stile “compendiario”: Francesco Mezzarisa detto “Risino”, Virgiliotto Calamelli, Leonardo Bettisi detto “don Pino”, Enea Utili, Battista Mazzanti,…