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PINACOTECA, AL VIA UN CICLO DI SETTE CONFERENZE

01 Febbraio 2011
PINACOTECA, AL VIA UN CICLO DI SETTE CONFERENZE

Con la conferenza in programma venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 17.30 presso i locali della Pinacoteca comunale (via S.Maria dell’Angelo, 9), prende il via un ciclo di sette incontri che si concluderà il prossimo 1 aprile.

Relatore della prima conferenza è il direttore della Pinacoteca comunale Claudio Casadio, che presenterà due vedute inedite di Faenza.

La prima veduta, del faentino Romolo Liverani, è firmata e datata 1834 ed era conservata presso una casa privata in Germania. La raffigurazione di questa bella veduta degli anni giovanili dello scenografo che lavorò per i maggiori teatri italiani, è la piazza della città vista dall’inizio dell’attuale corso Garibaldi. Si tratta di un punto di vista inedito per le opere di Romolo Liverani, che consente di riunire in una unica visione sia il Duomo che la piazza della Libertà e la piazza del Popolo, al tempo riunite sotto l’unica denominazione di piazza Maggiore. Nella veduta sono presenti anche particolari interessanti come persone che animano la piazza o la cancellata che proteggeva la Fontana monumentale.

La seconda veduta, dal titolo “Vue de Faenza”, è di Alexandre Raulin, un autore francese molto attivo in Italia nei primi decenni dell’Ottocento. Di questo autore sono in particolare conosciute alcune vedute di Venezia negli anni dal 1840 al 1850. La veduta di Raulin riguarda il Ponte delle Torri, crollato nel 1842, e il fiume Lamone. Un punto molto particolare della città, che fu oggetto anche di tanti disegni di Romolo Liverani, e che senz’altro è molto simbolico nella rappresentazione della vecchia Faenza.

I due dipinti, proprietà di privati, saranno in mostra in occasione della conferenza di venerdì prossimo e consentiranno anche di affrontare i diversi modi di concepire la rappresentazione dei paesaggi nella prima metà dell’Ottocento, in un momento in cui la pittura passa dal neoclassico al romanticismo per porre le basi di quella grande rivoluzione pittorica verso la natura e il paesaggio, rappresentata in Italia dai macchiaioli e in Francia dagli impressionisti.