Opendata: come tu li vuoi
Riuscire a ottenere facilmente i dati pubblici e poterli liberamente riutilizzare, senza ostacoli tecnici o restrizioni legali: questo, in estrema sintesi, è ciò che consentono di fare gli Opendata ( http://it.wikipedia.org/wiki/Dati_aperti ).
Per un ente locale come il Comune di Faenza, fare Opendata significa fare trasparenza: pensiamo ad esempio alla pubblicazione dei bilanci in formato aperto, che permette di individuare più facilmente come vengono spesi i soldi e di fare confronti con altri enti.
Ma si tratta anche di qualcosa di più che fare trasparenza: significa mettere nelle condizioni i cittadini (singoli o organizzati che siano in associazioni o imprese) di creare valore aggiunto, sia sociale, condividendo e socializzando le proprie visioni dei dati, sia economico, creando applicazioni e servizi, anche a pagamento, basati sul riutilizzo e la ricombinazione dei dati.
In sostanza: il Comune mette a disposizione i dati, i privati sviluppano le applicazioni, gli utenti fruiscono del servizio. Quali possono essere le applicazioni? Tutte quelle che i privati potranno immaginare.
Tra tutti quelli immaginabili, quali dati è meglio pubblicare per primi in formato Open?
Proprio perché il Comune si limita a mettere a disposizione i dati e sono poi i privati a decidere se e come utilizzarli, non è possibile per l’ente prevedere quali saranno i più utilizzati. Pertanto, in questi giorni l’Amministrazione comunale ha lanciato sul proprio blog della partecipazione ( www.attivafaenza.it ) un sondaggio pubblico, al quale sarà possibile partecipare fino al 15 dicembre 2013.
“I dati sono patrimonio dei cittadini,” - osserva l’assessore delegato Claudia Zivieri - “devono essere messi a disposizione di tutti e pubblicati in maniera che possano essere riaggregati come meglio si crede. Dal mio punto di vista si tratta di infrastrutture, come le strade: il Comune deve metterle a disposizione, poi quali saranno i veicoli a circolarvi o quali merci saranno trasportate, lo decideranno i cittadini. Con il sondaggio sugli Opendata iniziamo a chiedere ai faentini quali sono i temi che li interessano di più (scegliendo tra alcuni ambiti come ambiente, cultura, economia, trasporti, etc) e se hanno in mente, all’interno di questi ambiti, specifiche banche dati da suggerire”.
“Gli esiti del sondaggio” – conclude l’Assessore – “verranno recepiti dagli uffici comunali, che si impegneranno, nei limiti imposti dalla legge e dalla disponibilità tecnica, a pubblicare sul sito web in formato aperto le banche dati più votate”.