Omaggio ai caduti della prima guerra mondiale
Venerdì 4 novembre si celebra in tutta Italia la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.
L’Amministrazione comunale faentina, nel ricordo del sacrificio degli italiani che nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918) combatterono per la riunificazione e l’indipendenza della nazione, ha promosso un’iniziativa che vuole rendere omaggio a tutte le vittime di guerra, sia soldati che popolazione civile.
Il programma delle celebrazioni prevede quest'anno due eventi nella giornata di venerdì e un convegno di studi - il 19 novembre al Mic - per il 70° anniversario della Repubblica italiana.
Venerdì prossimo, alle ore 11.00, nella chiesa dei Caduti (in corso Matteotti), il vescovo della Diocesi di Faenza e Modigliana mons. Mario Toso celebrerà una messa di suffragio, alla quale presenzierà anche il sindaco Giovanni Malpezzi.
Al termine della funzione religiosa autorità civili, militari e religiose, si recheranno al cimitero dell’Osservanza per rendere omaggio (alle ore 11.45 circa) alle tombe dei soldati caduti durante la 1^ Guerra Mondiale.
Nella chiesa dei Caduti e al cimitero saranno presenti anche rappresentanti delle Forze armate, della Croce Rossa italiana, delle Associazioni d’arma e combattentistiche, delle Associazioni partigiane e di volontariato.
Nel pomeriggio, alle ore 18.00, al Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea di Palazzo Laderchi (corso Garibaldi 2), sarà invece presentato il libro di Enzo Casadio Faenza nella Grande Guerra.
Il programma delle celebrazioni prevede, inoltre, un altro appuntamento sabato 19 novembre, alle ore 9.30, al Museo internazionale delle Ceramiche, con il convegno di studi "Alle origini della Repubblica" per il 70° anniversario della Repubblica italiana.
Interverranno Sandro Rogari, docente dell'Università di Firenze e presidente della Fondazione Casa Oriani Ravenna ("Le radici storiche, culturali e politiche della Repubblica italiana", Andrea Baravelli dell'Università di Ferrara ("Una regione difficile ma non troppo. La lotta politica in Romagna 1945-1948") e Riccardo Brizzi dell'Università di Bologna ("Il contesto politico e la «cortina di Ferro» 1945-1948").