Omaggio ad Antonio Liberi
Antonio Liberi da Faenza, pittore ma anche straordinario architetto, come riporta la prima testimonianza su di lui del 1536, è il protagonista della conferenza che si terrà venerdì 28 novembre 2014, alle ore 17.30, nei locali della Pinacoteca comunale (via S.Maria dell’Angelo, 9).
Nell’occasione sarà presentata la recente monografia a lui dedicata, pubblicata dall’Editoriale Umbra, con un catalogo che presenta tredici sue opere e una ricca sezione di documenti e testimonianze sull’artista.
Alla conferenza, realizzata dalla Pinacoteca in collaborazione con la sezione faentina di Italia Nostra, saranno presenti l’autrice del volume, Bonita Cleri, docente all’Università di Urbino, e Anna Tambini di Italia Nostra.
Antonio Liberi da Faenza, figlio di Domenico, a sua volta detto Mazzone, è stato attivo principalmente nelle Marche, dove, come opera più rappresentativa, ha lasciato le portelle dipinte dell’organo della chiesa di Loreto con l’Annunciazione, il profeta Isaia e Luca Evangelista.
Come architetto, invece, l’opera più importante è il Teatro della Passione di Velletri.
Importante scoperta, riportata nella pubblicazione che sarà presentata venerdì prossimo, è il Codex di architettura da lui composto, che comprende 122 fogli e 640 disegni.
A Faenza restano di lui due opere: il progetto di campanile per il Duomo di Faenza e la Madonna con Bambino e cinque Santi esposta nelle sale della Pinacoteca comunale.
Il progetto per il campanile del Duomo, conservato presso l’Archivio Capitolare, è stato realizzato nel 1526. Solo nel 1533 venne stipulato il contratto per l’esecuzione del campanile, che non venne però mai realizzato per la morte di Antonio Liberi.
Il disegno di Antonio Liberi, gentilmente prestato dall’Archivio Capitolare e dalla Curia Diocesana, sarà esposto in occasione della conferenza di venerdì.