Omaggio a Giuseppe Pistocchi nel bicentenario della morte
Faenza ricorda in questi giorni il bicentenario della morte di Giuseppe Pistocchi (1744-1814), il maggior architetto faentino di tutti i tempi, impegnato sul versante politico e sociale oltre che su quello artistico.
Nel prossimo fine settimana è programmato un doppio appuntamento: venerdì 2 maggio la conferenza “Giuseppe Pistocchi: biografia di un giacobino”, in Pinacoteca comunale, e sabato 3 maggio la visita guidata, promossa dalla Pro Loco, “Architetture di Giuseppe Pistocchi. Itinerario urbano alla ricerca delle sue opere”.
La conferenza di venerdì 2 maggio, alle ore 17.30, in Pinacoteca (via S.Maria dell’Angelo, 9), è organizzata dal rione Rosso nell’ambito della Sagra del Pellegrino 2014.
Relatore è il direttore della Pinacoteca comunale Claudio Casadio, che nel suo intervento sottolineerà come Pistocchi non sia stato solo un architetto che ha profondamente segnato l’urbanistica faentina di fine settecento, con opere quali il Teatro comunale, la Galleria dei Cento Pacifici, la facciata di Palazzo Milzetti, i Palazzi Gessi, Bandini e Conti, ma sia stato anche uno degli esponenti del movimento giacobino romagnolo particolarmente distintisi per il loro apporto alla causa repubblicana. Proprio come giacobino Pistocchi venne arrestato per la prima volta nell’ottobre 1796 e condotto in carcere a San Leo dove restò fino al febbraio 1797, liberato a seguito della conquista francese. Arrestato una seconda volta nell’ottobre 1799, dopo il rilascio iniziò il suo allontanamento volontario da Faenza, con permanenze prima a Ferrara, poi a Mantova e Bologna, per poi risiedere a Milano.
Dal 1800 al 1811 alternò le sue attività tra Milano e Faenza, dal 1811 al 1813 lavorò a Mantova.
La visita guidata organizzata dalla Pro Loco programmata sabato 3 maggio (con inizio alle ore 15.00) porterà invece i partecipanti ad ammirare le realizzazioni di Giuseppe Pistocchi nella nostra città.
La visita prenderà le mosse dal Teatro comunale, forse l’opera più bella del Pistocchi e certo la più nota, completata nel 1787 con la costruzione della Galleria dei Cento Pacifici, che dall’anno scorso è stata riaperta dopo i restauri come Ridotto del teatro stesso.
Si accederà alla sala interna del teatro e alla soprastante torre scenica, che conserva ancora il «graticcio» con i macchinari originali concepiti da Pistocchi per il sollevamento di quinte e scenografie teatrali. Si passerà poi alla Galleria dei Cento Pacifici e a un successivo itinerario urbano, che comprende esterni e interni di palazzi pistocchiani (Conti, Bandini e la stessa casa Pistocchi in corso Mazzini), per apprezzarne i caratteri architettonici ancor oggi godibilissimi.
Ritrovo per tutti i partecipanti alle ore 15.00 presso la sede della Pro Loco (Voltone Molinella, 2). Per la visita è richiesto un contributo di 2 euro; prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla Pro Loco Faenza (Voltone Molinella 2 – tel. 0546 25231; e-mail: info@prolocofaenza.it - sito internet: www.prolocofaenza.it ).