OMAGGIO A GIANNA BOSCHI
Con due esposizioni di dipinti, disegni e ceramiche.
Le mostre si possono visitare al Mic (dal 21 giugno al 26 agosto) alla Pinacoteca (dal 23 giugno al 9 settembre
In occasione del ventennale della morte dell’artista faentina Gianna Boschi il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e la Pinacoteca Comunale hanno organizzato due mostre raccolte sotto il titolo “Omaggio a Gianna Boschi a venti anni dalla scomparsa”, articolate con esposizione di ceramiche e dipinti presso il Museo Internazionale delle Ceramiche e di dipinti e disegni dell’artista presso la Pinacoteca Comunale.
Per la mostra di ceramiche e dipinti si tratta di un nucleo di ceramiche pervenute al Mic, in parte per donazione della stessa artista, in parte successivamente alla sua morte in attuazione delle sue volontà; la mostra viene inoltre integrata da un gruppo di opere concesse in prestito dalla famiglia e da alcuni istituti pubblici, quali Banca di Romagna, Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza e Residenza Sant’Umiltà. Nel percorso espositivo del museo (Collezione delle Ceramiche del ‘900) è inoltre possibile vedere altre opere della Boschi, tra cui il grande pannello Ponoma con figura femminile distesa, in rilievo.
Personaggio di grande significato nel panorama artistico faentino del XX secolo, Gianna Boschi (1913-1986) si è dedicata alla ceramica nel 1962, affiancando la produzione di oggetti, nota grazie alla produzione pittorica esercitata fin dagli anni giovanili ed ampiamente conosciuta grazie alla partecipazione a numerose manifestazioni e mostre personali.
Espone ripetutamente ceramiche ai concorsi internazionali di Faenza, dove è presente puntualmente dal ’63 (Premio della Camera di Commercio di Ravenna) al ’69, poi nel ’71, ’82 e ’83, oltre ad occasioni all’estero: la mostra di Amburgo dedicata alla ceramica italiana nel ’62, la Fiera di Monaco e l’esposizione di Ceramiche di Faenza a Madrid nel ‘68.
La sua ricerca nel settore della ceramica ribadisce coraggiosamente la volontà di riproporre in età contemporanea il senso più autentico della ceramica di Faenza, a partire dalla scelta del materiale, la maiolica, fino all’elaborazione di decori essenziali in cui il color blu ricorre in modo significativo. Alla prima fase, in cui emerge l’interesse all’invenzione di forme e decori, dopo gli anni ’70 Gianna Boschi ripropone, in ceramica, come in pittura, il tema dei miti; alle immagini pittoriche sugli splendenti piatti con fanciulle, satiri, minerve o baccanti, si affiancano vasi antropomorfi, anche con volti contrapposti, o sculture emblematiche di sapore arcano. Appositamente, nella mostra sono esposti alcuni dipinti appartenenti alle collezioni della Pinacoteca comunale per consentire di cogliere significati, nessi e relazioni tra ceramica e pittura.
La personalità artistica di Gianna Boschi, erede privilegiata della tradizione faentina del primo ‘900, si colloca come importante anello di congiunzione con le espressioni della cultura contemporanea, essendo ideale punto di riferimento per le ultime generazioni della ceramica faentina.
Presso la Pinacoteca comunale sarà invece esposta una selezione di opere facenti parte della donazione di 53 dipinti e 19 disegni che l’artista lasciò all’istituto culturale per volontà testamentaria. Altri sette dipinti della donazione saranno esposti al Museo Internazionale delle Ceramiche. Nella selezione verrà rispettata l’articolazione data all’artista alla propria ricerca operata in tanti anni di lavoro e di studio, suddivisa in quattro diversi periodi. Il primo periodo è databile dal 1941 al ‘61 circa, mentre il secondo periodo corrisponde al decennio successivo, cioè dal ‘61 al ‘70. Del terzo periodo è il nucleo più consistente delle opere donate alla Pinacoteca ed è databile agli anni tra il ‘70 e l’82 circa. L’ultimo periodo, il quarto, ha inizio nell’82 ed arriva alla morte dell’artista, avvenuta nell’86.