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OMAGGIO A ENNIO GOLFIERI

12 Dicembre 2007

Martedì sarà presentato il volume degli atti della giornata di studi realizzata nel 2004 nel decennale della morte.L’architetto faentino fu un grande protagonista della vita artistica e culturale della nostra città nel Novecento
Martedì 18 dicembre 2007, alle ore 17.30, a Faenza, presso la sala di rappresentanza della Banca di Romagna (via P.Costa, 3) sarà presentato il volume ”Ennio Golfieri. Atti della giornata di studi – Faenza 2004”.
La pubblicazione raccoglie gli atti della giornata di studi del 18 novembre 2004, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Banca di Romagna e la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio, e dedicata all’architetto faentino Ennio Golfieri nel decimo anniversario della sua morte.  Il volume, realizzato a cura della Biblioteca comunale, con fotografie che provengono dall’archivio di Golfieri, sarà presentato dal presidente dell’Accademia Clementina di Bologna Andrea Emiliani.
In campo artistico e architettonico la figura di Ennio Golfieri è una delle più significative della nostra città nel secolo scorso. Nato a Faenza nel 1907, Ennio Golfieri viene a contatto fin da giovanissimo con gli artisti faentini più rappresentativi dell’epoca, in un periodo di grande fermento e euforia per la nostra città dopo l’affermazione artistica ottenuta nel 1908 con l’Esposizione Torricelliana e la conseguente creazione del Museo internazionale delle ceramiche a Faenza.  Completati gli studi alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma a metà degli anni trenta, Golfieri, rientrato a Faenza, non scelse di esercitare la libera professione, ma dedicò le sue migliori energie allo studio delle vicende storiche della sua città, affiancando a questa sua attività la collaborazione con la ditta paterna di ebanisteria, ideando arredi per interni e oggettistica, senza disdegnare, nel contempo, qualche “puntata” in campo ceramico.
Dall’approfondita conoscenza della storia faentina Ennio Golfieri traeva elementi per valutare scelte e ipotesi di sviluppo della città, anche se i suoi lungimiranti interventi suscitarono spesso polemiche, che egli affrontava sempre con il grande spirito battagliero che lo contraddistingueva.
Partecipò fattivamente alla vita e allo sviluppo dei principali istituti culturali di Faenza: dal 1951 al 1988 fu ispettore del Museo internazionale delle ceramiche; nel 1963 fu tra i fondatori della sezione faentina di Italia Nostra, di cui poi fu presidente dal 1970 al 1977; dal 1975 al 1982 è membro del consiglio direttivo della Società Torricelliana di Scienze e Lettere di Faenza; dal 1973 al 1990 è consigliere nel consiglio di gestione della Biblioteca comunale manfrediana e, dal 1980, è anche membro del consiglio di gestione della Pinacoteca comunale di Faenza.
Nel 1989, con un gesto altamente munifico, a conclusione di una vita dedicata interamente alla sua città, alienò, con un sorta di testamento anche spirituale, al Museo internazionale delle ceramiche, alla Pinacoteca comunale e alla Biblioteca, tutte le collezioni d’arte e librarie raccolte, a iniziare dal padre, nel corso di un secolo. Nell’occasione curò anche il volume Le donazioni Golfieri, che documenta il patrimonio bibliografico, artistico e ceramico andato ad accrescere quegli istituti culturali cittadini. Ennio Golfieri morì a Faenza nel 1994.