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Nel nome dell’arte e della cultura

20 Giugno 2014

Domenica 22 giugno, dopo la celebrazione eucaristica (ore 9.00) in memoria dei premiati defunti, presieduta in cattedrale dal vescovo diocesano mons. Claudio Stagni, il teatro Masini (ore 10.00) ospiterà la 55^ Giornata del Faentino Lontano, nel corso della quale il sindaco Giovanni Malpezzi consegnerà le onorificenze di Faentino Lontano e Faentino sotto la Torre 2014. Approvati all'unanimità dall’Amministrazione comunale, su proposta dell’apposito Comitato, i riconoscimenti verranno assegnati, rispettivamente, a Giovanna Bandini, archeologa e restauratrice, e a Stefano Dirani, studioso ed autore di libri sull’arte ceramica. Di seguito, un loro breve profilo.

 

Giovanna Bandini, originaria di Faenza, nel 1977 si è diplomata all’Istituto d’Arte per la Ceramica “Ballardini” (specializzazione in Restauro di manufatti ceramici) e nel 1978 all’Istituto statale d’Arte di Forlì (specializzazione in Arte applicata); frequentato successivamente il corso di specializzazione sul Restauro della pietra all’Istituto centrale per il Restauro di Roma, dove nel frattempo si era trasferita e dove tutt’ora vive, nel 1989 Giovanna Bandini si è laureata in Lettere moderne (indirizzo Storia dell’arte, Università della Sapienza). Ha altresì ottenuto il diploma post lauream in Storia dell’arte alla Scuola di specializzazione della Università di Firenze (1997). Dall’83 lavora quale restauratrice alla Soprintendenza ai Beni archeologici di Roma, dove dirige uno dei più importanti laboratori di restauro d’Italia. Già docente in due scuole di alta formazione del Ministero dei Beni culturali (l’Opificio delle pietre dure di Firenze e l’Istituto centrale per il Restauro di Roma), continua oggi a svolgere corsi di formazione per studenti italiani e stranieri nell’arte del restauro di opere d’arte, monumenti e reperti provenienti da scavi e ritrovamenti archeologici nel sottosuolo di Roma.

 

Stefano Dirani, diplomato nel 1962 alla Scuola Tecnica Statale Commerciale di Faenza, nello stesso anno ha iniziato a lavorare quale contabile e socio della Cooperativa Artigiana Ceramisti Faentini, appassionandosi all’arte ceramica e impegnandosi in ricerche e studi di critica ceramica. Nel 1978 è passato alle dipendenze della Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza fino al 1994, anno in cui è andato in pensione, senza mai abbandonare la sua attività di ceramologo. Autore di monografie, biografie e pubblicazioni per il Mic di Faenza, istituti bancari, case editrici, riviste d’arte e d’antiquariato, Dirani ha curato e cura altresì mostre di grande rilevanza a Faenza, in particolare presso lo stesso Mic, la Pinacoteca Comunale, il Palazzo delle Esposizioni, la Galleria comunale “La Molinella”, Banca di Romagna, la Residenza “Il Fontanone” e la “Sala Forum”; ha collaborato e collabora inoltre alla realizzazione di esposizioni dedicate ad artisti faentini e romagnoli in molte città italiane e all’estero. Dirani ha dato alle stampe oltre 80 tra libri ed altre pubblicazioni, recensite anche dalle maggiori riviste d’arte internazionali.