NATURA E PAESAGGI NELLE TELE DI DANILA DONATI E GUIDO VILLA
I due artisti romagnoli espongono insieme nella sala della Riunione cattolica "Evangelista Torricelli".La mostra si inaugura sabato 24 ottobre prossimo
"Paesaggi sospesi nel tempo. Spatole di colore" è il titolo della mostra di pittura, organizzata dalla Riunione cattolica "E.Torricelli" e dal Comune di Faenza, che si inaugura sabato 24 ottobre prossimo, alle ore 17.30, nella sala della Riunione cattolica "E.Torricelli" (via Castellani, 25).
La mostra, che sarà presentata da Santa Cortesi, ospita i dipinti di due artisti romagnoli: Danila Donati e Guido Villa.
Danila Donati, faentina, ha cominciato a dedicarsi alla pittura a olio, come autodidatta, l'ultimo anno della scuola superiore, raffigurando delicati paesaggi o scene naturalistiche dai colori tenui. Dopo alcuni anni di pausa, dal 2002 ha ripreso a dipingere, frequentando un corso di pittura alla scuola comunale di disegno "Tommaso Minardi" di Faenza.
Dal 2004 l'artista ha esposto in diverse mostre, sia personali che collettive, a Faenza, Forlì, Lugo, Brisighella, Marradi e Imola.
Danila Donati presenta un suo personalissimo percorso che procede da un'intensa interpretazione del paesaggio naturale a forti tinte verso l'onirico, l'informale, in trasfiguranti visioni in cui la natura lascia ancora il suo segno.
La sua pittura è di intenso impatto emozionale e percettivo e colpisce occhi e cuore. In coerenza con le tele a olio coltiva anche la tecnica ardua dell'acquerello, ma dalle cromie più tenui e intimamente liriche.
Guido Villaè nato ad Alfonsine, ma vive e lavora a Faenza. Perito chimico e laureato in sociologia, dal disegno tecnico della scuola superiore passa a cimentarsi nella pittura a olio all'inizio degli anni '70 come autodidatta.
Frequenta poi il corso di pittura, con la docente Ivana Stanghellini, alla scuola comunale di disegno "Minardi".
Predilige la pittura di paesaggio in un percorso di sperimentazione che utilizza anche la materia come colore. Dipinge ad acrilico, tecnica mista su tela, talvolta su tavola o altri supporti, che prepara da se con materiale corposo di diversa consistenza, con effetto di contrasti tattili e visivi.
Nelle sue opere appaiono riconoscibili i paesaggi dell'infanzia e della fanciullezza: le piane della "bassa", le valli di Comacchio nella loro realtà palustre, le colline del faentino,?
Negli ultimi anni ha esposto in numerose mostre a Faenza, Casola Valsenio, Cotignola, Lugo, Modigliana, Forlì e Mogliano Veneto (Treviso).
La mostra dei due artisti resterà aperta al pubblico nella sala della Riunione cattolica Torricelli fino all'8 novembre 2009, nei seguenti orari: dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00.
L'esposizione sarà inoltre visitabile in occasione di iniziative serali della "Torricelli".