MUSEO PIU' GRANDE NEL 2008
Appaltati i lavori di completamento della sezione ceramiche contemporanee del Mic. L’intervento prenderà il via a ottobre
Prenderanno il via nel prossimo mese di ottobre i lavori di completamento della sezione del Mic dedicata alle ceramiche contemporanee. L’intervento è stato appaltato nei giorni scorsi alla ditta Euris srl di Napoli per l’importo di 1.598.284 euro (iva esclusa). La ditta napoletana si è aggiudicata la gara d’appalto, alla quale hanno partecipato una cinquantina di imprese, con un ribasso del 15% su prezzo base d’asta, fissato in circa un milione e 900 mila euro.
“Per quanto riguarda l’offerta presentata dalla ditta vincitrice si è trattato senza dubbio di un buon risultato – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Claudio Ronchini – infatti il ribasso del 15% sul prezzo d’asta consentirà di liberare risorse per fare altri lavori, quali la climatizzazione di alcuni locali del Museo internazionale delle ceramiche”.
“Dispiace - conclude l’Assessore – che l’appalto non sia andato a una ditta locale, ma mi auguro che si arrivi comunque alla conclusione dei lavori nei tempi previsti dal bando di gara, per poter completare la sezione dedicata alle ceramiche contemporanee entro l’estate del 2008”.
Il progetto va a completare la prima tranche di lavori terminati alla fine del 2000 e inerenti la costruzione di una nuova parte del Museo internazionale delle ceramiche. I lavori riguardano i capannoni su viale Baccarini, non ancora ristrutturati, dell’ex ebanisteria Casalini, ad eccezione del blocco d’angolo (la casa liberty) che sarà oggetto di un successivo stralcio. Gli interventi relativi a questo secondo lotto prevedono la realizzazione delle nuove parti architettoniche, dell’impiantistica della nuova sezione, collegata a quella esistente, e delle finiture.
Sarà il vetro l’elemento dominante di questo nuovo “vestito” del Mic. Il vetro è stato, infatti, preferito per la costruzione dell’ascensore panoramico e per proteggere parte della scala esterna contenuta all’interno di una scatola, anch’essa di vetro, che guarda sul terrazzo di via Nuova. Grazie alla scelta di questo materiale i volumi della nuova sezione del Museo sono leggeri. Il vano ascensore e la cabina stessa, nella parte che attraversa l’interno del corpo di fabbrica del Museo e nel tratto terminale che fuoriesce dal coperto dei nuovi volumi, permettono la suggestiva visione del comparto museale e del paesaggio urbano circostante. Tre sono i piani da realizzare, uno a livello interrato e due esterni. Sono di dimensioni diverse e saranno utilizzati tutti per l’esposizione delle ceramiche contemporanee. Per il primo piano è prevista la costruzione di due terrazzi che permetteranno l’esposizione di ceramiche in esterno: uno lungo viale Baccarini completerà quello esistente parallelo al muro storico, l’altro sarà costruito su via Nuova. Il percorso di collegamento fra i piani è concepito nel rispetto della normativa concernente l’abbattimento delle barriere architettoniche. In questo modo la mobilità è garantita a tutti i visitatori, che potranno spostarsi da un ambiente all’altro liberamente, anche senza usare l’ascensore. Tutta la pavimentazione della struttura, realizzata in marmo di Galizia con lastre quadrate di 1,20 metri di lato, impreziosisce l’elemento metallico che sorregge i pannelli di vetro temperato.
Il progetto globale, oltre alle opere che si vanno ora a realizzare, prevede in futuro il recupero della chiesa di San Maglorio, da destinare a mostre temporanee, e delle cosiddette case comunali in via Campidori, fra i pochi esempi di case medievali faentine.