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Le rocche di Rontana e Brisighella

15 Maggio 2013

Il prossimo itinerario delle visite guidate di primavera della Pro Loco Faenza - sabato18 maggio - porterà i partecipanti a Brisighella, per ammirare due rocche, entrambe manfrediane: quella sul colle sovrastante il paese e quella di Rontana.

La prima ha una storia tormentata e contrassegnata da frequenti, repentini cambi di mano per oltre due secoli. Costruita nel 1308 da Francesco Manfredi, venne distrutta l’anno dopo dai Ghibellini e ricostruita successivamente; nel 1368 passò al cardinal Albornoz, che la tenne per otto anni fino alla riconquista di Gian Galeazzo Manfredi, al quale si devono alcuni importanti lavori di riqualificazione nel 1394.

Il suo aspetto attuale è dovuto soprattutto ai lavori condotti da Astorgio II fra 1457 e 1466. I veneziani, che la tennero dal 1503 al 1509, introdussero alcune modifiche (soprattutto adeguandola alle nuove armi da fuoco) ma sostanzialmente mantennero le strutture manfrediane già esistenti.

Si visiterà tutto il complesso, di grande valenza storica e ambientale, incluse le gallerie semisotterranee del lato verso monte, morfologicamente più indifeso e quindi munito dai veneziani di sei bombardiere e di una “caponiera” nascosta (destinata a difendere il fossato con tiro laterale).

Ci si trasferirà poi alla Rocca di Rontana, il cui lunghissimo periodo di insediamento, dal IX secolo fino al 1591, è stato studiato dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, che vi conduce scavi fin dal 2006 a tutt’oggi.

E’ stato ritrovato il raffinatissimo “pozzo alla veneziana” (un sistema di quattro cisterne in cui si raccoglieva l’acqua di scolo di tetti e pavimenti, filtrata poi con sabbia e pescabile grazie ad un pozzo centrale), un frammento di colonna in “marmo” rosso veronese di reimpiego da uno sconosciuto edificio romano, i resti di una torre-dispensa e di un’area artigianale (con due forni e una forgia per metalli), oltre che dell’intero giro perimetrale di mura e delle strutture difensive propriamente dette. Fra queste, si vedrà anche il rudere sempre esistito, di età manfrediana e fatto ad ogiva per via di un puntone rivolto verso il lato più debole (unico caso analogo sulla collina romagnola è costituito, non a caso, dalla Rocca di Ceparano, sempre manfrediana).

Ritrovo dei partecipanti alle ore 15.00 a Brisighella nel parcheggio della Rocca (con mezzi propri). La partecipazione è gratuita (ingresso alla Rocca di Brisighella: 1,50 euro).

La prenotazione è obbligatoria.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla Pro Loco Faenza (Voltone Molinella 2 – tel. 0546 25231; e-mail: info@prolocofaenza.it – sito web: www.prolocofaenza.it ).