Le bandiere faentine nella terra dei canguri
Le bandiere faentine volteggiano alte nei cieli di tutti i Continenti!
Dal 23 luglio al 7 agosto prossimi un gruppo di sbandieratori e musici del Palio del Niballo di Faenza sarà infatti in trasferta in Australia, per partecipare all'Australian-Italian Festival programmato l'1 e il 2 agosto a Ingham, cittadina di circa 13 mila abitanti nel nord della regione del Queensland.
La città si trova nella zona tropicale vicino alla grande barriera corallina, circondata da splendide isole e parchi naturali.
Non è la prima volta che gli sbandieratori manfredi si recano nel continente australiano, in passato si erano infatti esibiti ad Adelaide, in Tasmania e Nuova Zelanda.
La delegazione faentina, guidata da Ivan Samorì, sarà composta da 22 persone: otto sbandieratori, quattro tamburi, tre chiarine, quattro figuranti e tre accompagnatori.
17 membri della spedizione sono faentini - 13 del Borgo Durbecco, uno del rione Rosso, uno del rione Verde, due del Gruppo Municipale - mentre gli altri cinque sono del Gruppo Petroniani di Bologna (2), altri due del Gruppo Monticelli di Reggio Emilia e uno della Contrada del Ghetto di Lugo.
Il gruppo si esibirà un paio di volte all'Australian-Italian Festival, manifestazione che si tiene tutti gli anni dal 1995 e che richiama molto pubblico, in gran parte italiani.
Del resto metà degli abitanti della città di Ingham sono di origine italiana, tanto che la cittadina è soprannominata la "piccola Italia d'Australia".
Gli sbandieratori faentini, che saranno ospitati presso famiglie del comitato organizzatore del Festival, nel corso della loro permanenza effettueranno anche alcuni spettacoli nelle scuole di Ingham e Townsville (città a circa 110 km da Ingham).
Non mancheranno i momenti liberi, che saranno dedicati a escursioni per visitare alcune delle bellezze naturali della zona.
E' inoltre previsto un incontro ufficiale con il sindaco di Ingham Mansell Rodgers Bow, nel quale Ivan Samorì consegnerà al primo cittadino un piccolo omaggio in ceramica dono del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi.