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La scomparsa di Giancarlo Bojani, direttore del Mic dal 1979 al 2001

17 Maggio 2013
Gian Carlo Bojani

Gian Carlo Bojani (foto D. Ranieri, 2011)

È improvvisamente scomparso oggi, all’età di 74 anni, a Fano, la città dove era nato il 2 agosto 1938, Giancarlo Bojani, già direttore del Mic, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dal 1979 al 2001, ed attualmente coordinatore di Casa Raffaello a Urbino, centro culturale attraverso cui continuava a mantenere un saldo e profondo legame affettivo e culturale con Faenza, come dimostrano, ad esempio, le mostre ospitate negli ultimi due anni nella casa-museo del grande pittore marchigiano, dedicate agli artisti ceramisti faentini Alfonso Leoni e Guido Mariani.

Bojani, laureatosi in lettere moderne all’università di Firenze, dopo ulteriori studi di specializzazione, l’abilitazione all’insegnamento, la realizzazione di saggi, cataloghi ed altre pubblicazioni, nel 1974 è approdato al Mic di Faenza in qualità di conservatore, quindi, dopo aver vinto il relativo concorso, nel 1979 ne è divenuto il direttore fino al settembre 2001, prima di passare a dirigere i Musei Civici di Pesaro fino al pensionamento. Dopodiché ha continuato ad operare nel campo dell’arte e della cultura, sia a livello nazionale, che internazionale, realizzando oltre 500 pubblicazioni.

Il prof. Bojani – affermano in una nota congiunta il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Isola – è stato un intellettuale di prima grandezza, il quale ha dedicato molta parte della sua vita e della sua attività alla città di Faenza, promuovendone in tutto il mondo la tradizione ceramica, il suo museo e le opere in esso raccolte”. “Come amministratori e come faentini – aggiungono Malpezzi e Isola – siamo molto orgogliosi e grati dell’opera svolta dal direttore Bojani, così come dei suoi studi, delle sue ricerche, delle esposizioni ospitate e di quelle allestite all’estero, che, con una passione e una competenza unanimemente riconosciute, hanno permesso di valorizzare il patrimonio d’arte e cultura della nostra città e la nostra ceramica in tutto il mondo”. “Bojani è stato, era e rimane un buon amico di Faenza – concludono il sindaco e il vicesindaco – come testimoniano anche le sue costanti visite nella nostra città e la collaborazione avviata da Casa Raffaello di Urbino, che coordinava da alcuni anni, con istituzioni culturali e artisti di Faenza”.

 

Biografia
Nato a Fano (Pu) il 2 agosto 1938.
Dopo i corsi universitari alla "Sapienza" di Roma, si è laureato in lettere moderne, con una tesi sull'Architettura medievale nelle Marche, all'Università di Firenze.
Ha conseguito, dopo un biennio di studi, un diploma di specializzazione all'Institut Supérieur d'études médiévales dell'Université Catholique de Louvain (Belgio).
Abilitato all'insegnamento della storia dell'arte.
Alcuni suoi cataloghi, da solo o in collaborazione, sono: Ceramica nelle Marche - La donazione Cora - Golia ceramiche degli Anni Venti - Domenico Rambelli e la ceramica alla Scuola di Faenza - Francesco Nonni. Ceramiche degli Anni Venti - Gio Ponti. Ceramica e Architettura - Picasso. Ceramiche - Miro. Ceramiche - Ceramica italiana del Rinascimento - Cataloghi delle ceramiche ai Musei Civici di Piacenza e Rovereto - Ceramica italiana contemporanea 1950-1990 - I Baj ceramisti - Tono Zancanaro - Ceramiche 1950-1985 - Fatti di ceramica nelle Marche - i due volumi: Per una storia della ceramica di Faenza. Materiali dalle Mura del Portello - Il lavoro ceramico. Sintesi dell'arte.
Ha curato molti volumi di contributi collettivi, fra cui quattordici cataloghi delle raccolte del Museo di Faenza.
Di sua realizzazione i due volumi: Per una storia della ceramica faentina. Materiali delle Mura del Portello. E ancora: Ceramica toscana dal Medioevo al XVIII secolo - Ceramica e Araldica medicea - Il Museo del vino di Torgiano. Le ceramiche - Ceramiche umbre 1900-1940 - Museo civico di Gubbio, Ceramiche - Terrecotte e laterizi dell'Umbria - Mastro Giorgio da Gubbio. Una carriera sfolgorante.
Al 1999 la bibliografia, fra libri, articoli, presentazioni, contava di circa quattrocento titoli documentabili nella Biblioteca del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.
Direttore responsabile della rivista di studi storici e di tecnica dell'arte ceramica "Faenza", che si pubblica dal 1913, ha pubblicato vari saggi sulla stessa rivista.
Collabora puntualmente alla rivista d'artigianato "D'A" della Casa Editrice Milo, con cui dal 1994 pubblica giornali di mostre sulla ceramica contemporanea.
E' stato cooredattore della rivista "Museo Informa" del sistema museale della provincia di Ravenna.
Ha tenuto corsi di storia della ceramica alla Scuola di specializzazione in storia dell'Arte dell'Università di Padova e all'Università di Urbino.
Attualmente è professore a contratto con la stessa Università di Urbino, per l'insegnamento di Storia delle arti decorative e industriali.
Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 1989; è stato nominato Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana nel 1992.
In occasione dell'ottava edizione dell'International Ceramic Symposium, svoltosi ad Amsterdam nel luglio del '99, Gian Carlo Bojani ha ricevuto dalla Ceramic Art Foundation di New York un prestigioso premio per "aver portato il Museo a divenire la prima istituzione di questo tipo in Europa".
Membro dal 2000 del Who's Who international.
Ispettore Onorario alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Architettonici di Bologna e Ravenna, è socio corrispondente dell'Accademia marchigiana di Arti e Scienze con sede in Ancona e dell'Accademia Raffaello di Urbino.
Alla fine del 1998 è stato pubblicato un volume sul grande progetto ormai ventennale di ampliamento e ristrutturazione del Museo: Un sogno, Un progetto, Un museo. Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, a cura degli architetti Rita Rava e Claudio Piersanti con una sua presentazione di carattere museologico.
E' stato incaricato dei progetti museali dei Musei ceramici di Deruta, Gualdo Tadino e Gubbio, oltre a quello delle Arti decorative e industriali di Pesaro e a quello infine delle terrecotte popolari di Fratterosa nelle Marche.
Nel 1974 è stato chiamato al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e ne è divenuto direttore con concorso a titoli nel 1979.
E' stato nominato Direttore dell'Istituzione Museo Internazionale delle Ceramiche per il triennio 1997-1999 (febbraio 1997 - gennaio 2000), nel momento della trasformazione del Museo in Ente strumentale del Comune di Faenza. L'incarico è stato riconfermato per il 2000 e l’inizio del 2001, in attesa che il Museo diventasse Fondazione.
Oltre a varie edizioni del Concorso internazionale della ceramica d'arte contemporanea, ha realizzato in Faenza alcune grandi esposizioni. Si ricordano: quella dedicata alla "Ceramica ungherese della Secessione" (1985); quella sulla ceramica australiana dall'Ottocento ad oggi e intitolata "Delinquent Angel" (1995) ; quella sul "Decoro floreale naturalistico nella ceramica europea del XVIII secolo" (1996); quella sulla grande Dinastia giapponese RAKU, nota soprattutto per le tazze da the, dalla fine del Cinquecento ad oggi (1997). Membro del Comitato scientifico dell'Association Internationale pour l'Etude des Céramiques Médiévales en Méditerranée, ha contribuito alla grande mostra itinerante sulla maiolica medievale, intitolata "Il verde e il bruno". Essa è stata realizzata con il concorso di vari paesi come Italia, Francia, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia (1995-1996-1997).
Dall'ottobre del 2001 al 2005 è stato direttore scientifico dei Musei della città di Pesaro: Pinacoteca, Museo delle ceramiche, Museo delle arti decorative e industriali "Vittoria Toschi Mosca" e altre collezioni comunali diverse ed è responsabile del progetto scientifico di massima per i nuovi Musei Civici pesaresi, (Pinacoteca, Museo della Ceramica, Museo delle Arti decorative e del design).
2001-2004
Membro italiano del Comitato Internazionale (Germania, Inghilterra, Francia, Portogallo, Ungheria) per un progetto dell’Unione Europea 2001-2004, dedicato a: “Cultura 2000. Ceramica: cultura e innovazione”.
2002
Curatore della pubblicazione degli atti del Convegno su "I Della Rovere nell'Italia delle corti" per la parte dedicata all'arte della maiolica e gli atti del Convegno "La maiolica italiana del Cinquecento. Il lustro eugubino e l'istoriato del ducato di Urbino", svoltisi rispettivamente ad Urbania e a Gubbio.
2002
Presentazione del progetto scientifico di massima per i nuovi Musei Civici pesaresi, (Pinacoteca, Museo della Ceramica, Museo delle Arti decorative e del design), con opzioni di fondo per le scelte che si dovranno fare nel prossimo futuro, realizzando in argomento anche un cd-rom con gli architetti del progetto Rita Rava e Claudio Piersanti, il dibattito del progetto stesso fra varie componenti della società pesarese.
2002
Realizzazione di una grande mostra di ceramiche del pittore francese Edouard Pignon presso il Museo Regionale della ceramica di Deruta.
2002
Curatore della pubblicazione degli atti del Convegno su "I Della Rovere nell'Italia delle corti" per la parte dedicata all'arte della maiolica e gli atti del Convegno "La maiolica italiana del Cinquecento. Il lustro eugubino e l'istoriato del ducato di Urbino", svoltisi rispettivamente ad Urbania e a Gubbio. Quest’ultima città gli ha conferito per il 1998 il riconoscimento: “Bandiere di Gubbio” per aver ideato, sostenuto e realizzato le celebrazioni del Cinquecentenario della cittadinanza eugubina concessa nel 1498 a Mastro Giorgio Andreoli.
Socio corrispondente dell’Accademia marchigiana di Arti e Scienze con sede in Ancona, dell’Accademia Raffaello di Urbino, dell'Accademia degli Incamminati di Modigliana. Premio “La Fortuna d’oro” di Fano, sua città natale.
2002-2003
Membro scientifico del progetto dell’Unione Europea ART.CE.MO (artigianato dell’arte ceramica moderna), che vede coinvolte con Pesaro le città di Lubiana (Croazia) e Kilkis (Grecia).
2003-2005
Presidente delle Commissioni di valutazione dei Concorsi per la Ceramica d’arte contemporanea organizzati dal Rotary Club di Pesaro per i ceramisti delle Marche.
2004
Interviene a Selb (Germania), al Museo Europeo dell’industria della porcellana in apertura al Convegno “Ceramics. Culture and Innovation”, sul tema Ceramica e scultura in Italia del XX secolo.
2005
Promotore nel 2005 della rivista “Report” dei Musei Civici di Pesaro. La presentazione del numero 0 è avvenuta il 12 febbraio 2005 in occasione della presentazione della mostra “Maioliche Rinascimentali da Palazzo Ducale di Urbino”. La rivista “Report” registra gran parte delle attività svolte nel periodo 2001-2004 a Pesaro.
2005-2013
Docente d’arte (storia della ceramica graffita) all’Università di Firenze (fino al 2007).
Dopo il pensionamento, è stato presidente della Fondazione di Urbania, la cui Amministrazione comunale lo ha insignito della cittadinanza onoraria, e da due anni era coordinatore di Casa Raffaello a Urbino, dove, tra le altre, ha ospitato le mostre di due artisti ceramisti di Faenza, Alfonso Leoni e Guido Mariani.
Complessivamente ha al suo attivo oltre 500 pubblicazioni.
E’ scomparso il 17 maggio 2013, all’età di 74 anni.