La scomparsa di Gian Vittorio Baldi
La scomparsa nei giorni scorsi del regista e produttore cinematografico Gian Vittorio Baldi ha suscitato profondo cordoglio in città.
Così ricordano il regista il sindaco Giovanni Malpezzi e il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola.
"Gian Vittorio Baldi è stato un protagonista di primo piano nel mondo del cinema e della cultura italiana del novecento. Nel suo percorso artistico ha incontrato Faenza, con la quale ha interagito, con passione e lungimiranza. Una grande personalità, una visione complessa e piena di poesia. Con queste caratteristiche spiccate si è confrontato con la nostra città, il suo patrimonio culturale, civico, sociale. In questi ultimi anni abbiamo costruito eventi insieme, grazie anche all'impegno del comune amico Guido Zauli. In biblioteca, alla Galleria della Molinella, sulle tracce del cinema, della letteratura, riflettendo su parole e scritte e immagini indelebili, abbiamo discusso insieme e ci siamo confrontati su tanti temi, della cultura e della società. L'ultimo confronto è nato nella galleria comunale della Molinella, lo scorso anno, dopo avere organizzato diversi appuntamenti in biblioteca, appassionanti. Nella Galleria Baldi portò i suoi progetti legati ai linguaggi delle arti visive. Ovviamente anche in quella occasione siamo rimasti stupiti dalla forza e dalla profonda poesia che animava ogni suo gesto creativo. Quella mostra parlava di paesaggi intimi e paesaggi sociali, e ci ha aiutato a leggere il nostro tempo da diversi punti di vista. Anche in quella occasione però, una intera parete era dedicata alla sua produzione video e cinematografica, una produzione imponente per quantità e energia critica. Andava in scena la storia d'Italia, raccontata da un visionario innamorato della realtà, della sua corteccia e della sua spigolosità. Una storia non informativa, ma riflessiva, che sapeva intrecciare le corde intime con le evoluzioni sociali, alle volte di progresso altre di incomprensione. Ci mancherà, Gian Vittorio Baldi, mancherà alla comunità artistica internazionale, e alla piccola ma autentica comunità faentina".