LUCIANO BENTINI, UNA VITA DALLA PARTE DELLA NATURA
All'auditorium S.Umiltà la presentazione del libro che ricorda lo speleologo faentino scomparso lo scorso anno
Domani, venerdì 22 gennaio, alle ore 20.30, presso l'auditorium S.Umiltà di Faenza (via Pascoli, 15), sarà presentato il libro "Una vita dalla parte della natura. Studi in ricordo di Luciano Bentini", che vuole essere un omaggio allo speleologo faentino scomparso lo scorso anno.
Il volume, a cura di Stefano Piastra, ed edito da Carta Bianca editrice, è stato promosso dal Parco regionale della Vena del Gesso romagnola, la Federazione Speleologica regionale dell'Emilia Romagna, e il Gruppo Speleologico Faentino.
Sono le stesse associazioni a organizzare la serata di domani all'auditorium S.Umiltà, in collaborazione con il Tavolo della Scienza del Comune di Faenza.
Sono previsti gli interventi di Massimo Ercolani della Federazione Speleologica regionale dell'Emilia Romagna, Aldo Bernardini (Gruppo Speleologico Faentino), Paolo Forti e Gian Battista Vai dell'Università di Bologna, Massimiliano Costa (Provincia di Ravenna, Parco regionale della Vena del Gesso romagnola) e l'autore, Stefano Piastra, docente del Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
Luciano Bentini (Faenza, 1934-2009) può essere a buon diritto considerato uno dei "padri" del protezionismo in Romagna. In anni non sospetti, durante i quali la crescita economica sembrava dovesse avere priorità assoluta, egli si è infatti dedicato alla difesa del patrimonio naturale regionale, con particolare riferimento alle aree carsiche. Ha inoltre coltivato interessi connessi alla speleologia, alla storia degli studi naturalistici, alla paletnologia.
Il volume si articola in due sezioni distinte: la prima "L'uomo e lo studioso", raccoglie i ricordi di amici e collaboratori scientifici dello speleologo e paletnologo, mentre la seconda sezione, "Contributi", si apre con un lavoro inedito dello stesso Bentini, al quale stava lavorando negli anni immediatamente precedenti la morte, incentrato sulle cavità naturali di interesse antropico nella Vena del Gesso romagnola.
Seguono poi altri scritti, di vari autori, che rivisitano, a distanza di anni e alla luce di nuove acquisizioni, temi e problemi affrontati in vita dalla studioso faentino.