LE NOTE DI GIUSEPPE SARTI INCANTANO SAN PIETROBURGO
Dopo aver recuperato, quattro anni fa, dalla Biblioteca comunale manfrediana di Faenza le copie di alcuni manoscritti autografi del grande compositore faentino Giuseppe Sarti (Faenza 1729 – Berlino 1802), Mattia Rondelli, noto direttore d’orchestra milanese, ha poi iniziato un lungo e paziente lavoro di revisione e messa a stampa del “Gloria” e del “Magnificat” di Giuseppe Sarti.
Concluso questo lavoro, realizzato insieme al maestro Stefano Squarzina, Rondelli proprio nei giorni scorsi ha presentato le due composizioni in versione moderna in occasione del Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo, nell’anno dello scambio culturale Italia-Russia.
L’esibizione, proposta in un luogo così suggestivo, quello di San Pietroburgo è infatti uno dei festival più importanti al mondo, ha fatto registrare un grande successo di pubblico.
Il concerto diretto da Mattia Rondelli ha portato sul palco l’orchestra e il coro del teatro Mariinsky e un quartetto vocale composto da Ekaterina Semenchuk, Dmitry Voropaev, Yuri Vorobiev e il noto soprano italiano Barbara Frittoli.
La scelta di San Pietroburgo non è stata certo casuale, infatti la biografia e la produzione di Giuseppe Sarti legano profondamente il compositore faentino alla Russia dell’imperatrice Caterina II e in particolare a San Pietroburgo, città nella quale Sarti trascorse gli ultimi anni della sua vita, dal 1785 al 1801, prima di lasciare, per le cattive condizioni di salute, la Russia e trasferirsi a Berlino, dove morì il 28 luglio del 1802.