LA MAIOLICA RINASCIMENTALE ITALIANA
Sabato 20 novembre 2010, alle ore 10.00, a Faenza, nella sala polivalente del rione Giallo (via Bondiolo, 85), si terrà una conferenza dal titolo: “Approfondimenti sulla storia della maiolica Rinascimentale italiana. Influssi orientali (soprattutto cinesi) nella produzione dal 1450 al 1550”.
La conferenza è organizzata dal rione Giallo, con il patrocinio dell’Associazione degli Amici della Ceramica e del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza.
Relatore Alberto Piccini. L’incontro sarà aperto dal direttore della Pinacoteca comunale di Faenza Claudio Casadio.
Nella conferenza si parlerà di vasai e figuli artigiani che all’epoca erano già veri e propri imprenditori, con botteghe aperte contemporaneamente in più centri di produzione, quali Ravenna, Acquapendente, Siena, Cafaggiolo.
In particolare Alberto Piccini presenterà tre famiglie di grandi figuli che, secondo i suoi studi, dal 1450 al 1550 circa, per tre o quattro generazioni di seguito dipingono la maggior parte delle maioliche artistiche presenti attualmente nelle collezioni private e nei principali musei del mondo occidentale: vale a dire i Del Berna o Bernardi o di Nanni, originari di Montelupo, i De Rubeis o Rubei o Rossi/o che vengono da Russi e i De Pace o Pacis che provengono da S.Angelo in Lizzola (Pesaro).
Piccini illustrerà inoltre gli influssi orientali sulla maiolica del Rinascimento.
Alberto Piccini, di origine toscana, anzi maremmana come lui stesso tiene a precisare, dal 1970 vive e svolge la sua attività professionale a Milano, nel settore della finanza, delle assicurazioni e del mercato mobiliare.
La sua prima passione da collezionista è stata per l’arte senese di alta epoca, poi a partire dalla metà degli anni ‘80 si è avvicinato alla maiolica, restandone affascinato.
E’ stato socio fondatore e Presidente dell’Associazione Amici del Museo di Arti applicate del Castello Sforzesco di Milano.
Negli ultimi dodici anni si è dedicato agli studi dei maggiori centri di produzione della maiolica rinascimentale dell’Italia centro-settentrionale ed ha al suo attivo ormai oltre trenta pubblicazioni sull’argomento.