LA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
Il Museo Carlo Zauli partecipa alla seconda edizione della manifestazione nazionale
Sabato 14 ottobre 2006 è programmata la seconda edizione della “Giornata del Contemporaneo”. L’iniziativa, organizzata dall’Amaci (Associazione musei d’arte contemporanea italiani) e sostenuta dalla Darc-Direzione per l’architettura e l’arte contemporanea del ministero per i Beni e le Attività Culturali, coinvolge i musei associati all’Amaci e numerose altre organizzazioni e istituzioni italiane che operano nel settore dell’arte contemporanea.
Per tutta la giornata di sabato sono previsti una serie di eventi - mostre, convegni, incontri – che arricchiranno la proposta culturale del nostro Paese, con l’obiettivo di promuovere nella coscienza collettiva la percezione dell’arte di oggi come elemento costitutivo del nostro patrimonio culturale.
Tutti gli aderenti apriranno gratuitamente al pubblico le proprie collezioni, nonché le mostre e le manifestazioni promosse.
Ne risulterà una mappa dell’arte di oggi, che coinvolgerà non soltanto le grandi città ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi nell’opera di valorizzazione dell’attività degli artisti contemporanei.
Anche il Museo Carlo Zauli di Faenza partecipa a questa giornata con un triplice appuntamento. Alle ore 21.00 verrà inaugurata “Pièce unique”, una sala dove troverà spazio periodicamente l’approfondimento su una ed una sola opera di Carlo Zauli o di un autore presente nelle collezioni del Museo.
Inaugurerà questa sala un’opera particolarmente significativa degli esordi creativi di Zauli: un grande vaso blu in maiolica del 1954, a preannunciare l’imminente mostra milanese dedicata al primo decennio di Zauli.
A seguire, invece, la prestigiosa compagnia teatrale Fanny & Alexander porterà l’atmosfera sull’avanguardia contemporanea, l’altra identità del Museo Carlo Zauli, con due interessanti iniziative: “Homo varius sol it arius”, mostra fotografica itinerante di reperti e icone imperiali (218 d.c. - 2006 d.c. circa) di Enrico Fedrigoli, Caterina Crepax (costume imperiale), Antonio Rinaldi e Sofia Vannini (rovine), con la partecipazione degli studenti del laboratorio di ceramica del Museo Carlo Zauli (Paolo Castagneris, Suh Chang Won, Kim Eun Ah, Kazu Maekawa e il professor Emidio Galassi), e “Habemus papam?”, installazione per video e macchine del suono dal progetto Heliogabalus di Fanny & Alexander e Zapruder Filmmakersgroup. Fotografie di Enrico Fedrigoli, riprese super8 di Luigi de Angelis, Mirto Baliani (macchine del suono), David Zamagni e Nadia Ranocchi (telecinema e montaggio), regia di Luigi de Angelis, con Koen De Preter, Koen Onghena e Bram Vos.
L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto di collaborazione fra Amministrazione comunale faentina, associazione Diatonia e Museo Carlo Zauli, finalizzato alla valorizzazione dell’arte contemporanea.
Ufficio Stampa
Dr. Paolo Savorani
