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L'Arturo Martini che non ti aspetti

25 Novembre 2013

Il prossimo itinerario delle visite guidate autunnali della Pro Loco Faenza - sabato 30 novembre – porterà i partecipanti alla chiesa di Rivalta, che presenta numerosi spunti di interesse storico e artistico.

Ricostruita nel 1905 in uno stile eclettico, rappresenta uno dei primi casi moderni di impiego della ceramica in architettura (Fratelli Minardi). Di un certo interesse iconografico sono anche gli affreschi interni, ricchi di motivi di religiosità popolare locale. Più pregevole il dipinto che decorava l'altare maggiore della chiesa preesistente (esposto in via eccezionale in questa occasione), che rappresenta una delle poche opere di Alessandro Ricciardelli, pittore neoclassico faentino.

L'opera più importante, tuttavia, è di gran lunga il fonte battesimale realizzato nel 1918 dal trevigiano Arturo Martini, oggi riconosciuto come uno dei massimi interpreti della scultura del Novecento e protagonista della mostra attualmente in corso al Museo internazionale delle ceramiche (“Arturo Martini. Armonie. Figure tra mito e realtà”).

Rifugiatosi a Faenza dopo Caporetto, dove era stato ferito (il legame con Faenza è dovuto al fatto che la madre, brisighellese, era sfollata presso parenti nel paese natale), Arturo Martini venne ospitato dal conte Luigi Zauli Naldi che gli trovò anche alcuni incarichi lavorativi, tra cui, appunto, la realizzazione del fonte battesimale nella chiesa di Rivalta. Dopo le esperienze liberty, Martini recupera qui la grande lezione della scultura rinascimentale italiana, in particolare quella del '400 toscano, raffigurando in bassorilievo un potente «Mosé che fa sgorgare l'acqua dalla roccia» e altre immagini legate all'acqua come simbolo di vita e del battesimo.

Assolutamente personali alcuni dettagli inseriti da Martini, come i piccoli brani di vegetazione stilizzata o l'inquietante volto semisommerso dai flutti sotto «l'arca di Noè».

Dopo la visita alla chiesa ci si sposterà al cimitero di Marzeno, per ammirare il recente monumento realizzato dallo scultore Mimmo Paladino per la tomba di Augusto Vallunga.

Ritrovo per tutti i partecipanti alla visita guidata di sabato prossimo, alle ore 14.30 nel parcheggio di Via Argnani, con mezzi propri.

Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria.

Informazioni e prenotazioni presso la Pro Loco Faenza (Voltone Molinella, 2; Tel/fax 0546 25231; e-mail: info@prolocofaenza.it ).