Iniziati nei giorni scorsi i lavori alla scuola Carchidio
Hanno preso il via in questi giorni alla scuola Carchidio i lavori di restauro e risanamento conservativo della struttura, finalizzati a migliorare la sicurezza antisismica del fabbricato.
Si tratta della prima parte dei lavori - realizzati dalla Cooperativa Adriatica Costruzione Cervese per un importo complessivo di 482.735 euro (iva esclusa) - che prevedono l'esecuzione degli interventi sulle parti più recenti del fabbricato, ovvero le due ali che si affacciano sul cortile verso la scuola Strocchi.
Questi lavori saranno terminati entro la fine del prossimo mese di agosto, proseguiranno poi con la seconda fase nell'estate 2016 (con gli interventi sulla parte più vecchia del fabbricato, quella verso via Forlivese), per completarsi nell'estate 2017 quando si interverrà sui corpi di fabbrica della palestra e del teatro.
"Si tratta di un intervento molto importante" - sottolinea l'assessore ai lavori pubblici Claudia Zivieri - "perchè va ad aumentare la sicurezza dell'edificio scolastico in caso di scosse sismiche nel nostro territorio".
"E' intenzione dell'Amministrazione comunale" - continua l'assessore Zivieri - "utilizzare le risorse provenienti dalla Regione Emilia Romagna dando priorità agli interventi sugli edifici scolastici rispetto ad altri edifici pubblici".
"L'intervento successivo" - conclude l'Assessore - "riguarderà la scuola elementare Tolosano. La tipologia di questi lavori sarà presentata al consiglio d'istituto della scuola già nel corso del prossimo anno scolastico".
Negli interventi sulle strutture scolastiche si è data priorità alla scuola Carchidio anche in relazione alla sua costruzione, iniziata nel 1934, ben prima della classificazione del Comune di Faenza come zona sismica (1983).
Anche i successivi ampliamenti, conclusisi nel 1979, sono stati tutti progettati senza criteri antisismici.
Particolare attenzione è stata posta nella definizione delle unità strutturali, in quanto il fabbricato è il risultato di numerosi ampliamenti, eseguiti negli anni con tecniche costruttive diverse.
Il progetto di miglioramento sismico è stato redatto sulla base delle risultanze delle verifiche tecniche di vulnerabilità sismica, condotte per successivi approfondimenti, partendo dal rilievo dello stato di fatto dell'immobile, mediante ricerche di archivio, tese a reperire la documentazione progettuale degli interventi eseguiti nel tempo, e sondaggi sul posto per verificare quanto ricavato dalla citata documentazione.
L'intervento sull'intera struttura, da effettuarsi, come detto, in tre distinte fasi per un importo complessivo di 685.000 euro (iva esclusa), è integralmente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del “Piano per il proseguimento degli interventi urgenti e per la riduzione del rischio sismico, su edifici pubblici e beni monumentali danneggiati dagli eventi sismici di aprile-giugno 2000 nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Reggio Emilia e Modena”.