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Incendi boschivi: scattata in Regione la fase di allerta

05 Luglio 2017

E' scattata in questi giorni in Emilia Romagna la fase di attenzione per gli incendi boschivi, come previsto dal Piano regionale antincendio boschivo attualmente in vigore.

I numeri da contattareper la segnalazione di incendi sono il 1515 (numero nazionale di pronto intervento dei Carabinieri Forestale) e il 115 (numero nazionale di pronto intervento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile).

Per le segnalazioni di incendi è inoltre attivo un numero verde regionale: 800 841 051.

La telefonata è gratuita: vanno indicati il proprio nome e cognome, il numero da cui si sta chiamando, la località dell’area che sta bruciando e le dimensioni dell’incendio. Prima di riagganciare attendere la conferma di messaggio ricevuto.

Lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi è stato stabilito dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, che ha disposto l’attivazione della fase di preallarme su tutto il territorio, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

Squadre dei Vigili del Fuoco e del volontariato di Protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento e spegnimento incendi, mentre i Carabinieri Forestale attivano pattuglie per attività di prevenzione e repressione.

Dal primo luglio, presso la sede dell’Agenzia regionale, tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 20.00 è attiva la Sala operativa unificata permanente (Soup), come prevede il Piano regionale antincendio boschivo, e a supporto operano funzionari delle Prefetture e dei Comuni.

In orario notturno è attivato un servizio di reperibilità H24, la risposta alle chiamate d’emergenza viene garantita dalle sale operative dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco.

Ogni giorno, la Direzione dei Vigili del Fuoco attiva 9 squadre dedicate all’antincendio boschivo, dislocate nelle diverse province, e il concorso aereo.

Inoltre sul territorio operano oltre 50 squadre di volontari di Protezione civile, formate ed equipaggiate a presidio di punti di avvistamento sui boschi, mentre il Gruppo dei Carabinieri forestale utilizza ogni giorno 18 pattuglie specializzate per il controllo dei fuochi e per le indagini in caso di incendi.

All’interno delle aree forestali, vige il divieto quasi assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. È proibito bruciare le stoppie per la pulizia di pascoli e terreni e sono vietati anche gli abbruciamenti controllati di materiale vegetale.

Sulla viabilità forestale o che attraversa aree forestali, in questo periodo vige il divieto assoluto di esercitare attività agonistica con mezzi motorizzati di qualsiasi genere.

Chi viola queste prescrizioni o adotta comportamenti che possono innescare un incendio boschivo, rischia sanzioni fino a 10 mila euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato dolosamente; da 1 a 5 anni se viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia.

Chi provoca un incendio può inoltre essere condannato al risarcimento dei danni.