Inaugura il Tecnopolo
Taglio del nastro per il Tecnopolo di Faenza. Giovedì 25 settembre alle 15.15 si inaugura la sede di struttura realizzata all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico "Torricelli", in via Granarolo.
Il Tecnopolo di Ravenna, nelle sue due sedi di Faenza e Ravenna, è promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Programma Operativo Regionale per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013. Costituito da laboratori di ricerca altamente specializzati, il Tecnopolo fa parte della Rete Alta tecnologia dell’Emilia-Romagna costituita da dieci tecnopoli, promossa dalla Regione e coordinata dalla società consortile regionale Aster, Università, Enti di ricerca, Unioncamere e dalle associazioni imprenditoriali regionali.
Il Tecnopolo di Faenza si dedica principalmente alla ricerca e all’innovazione sui materiali, sviluppata in modo complementare e sinergico nei laboratori di ricerca del Centro Interdipartimentale della Ricerca e l'Innovazione - Meccanica Avanzata e Materiali (Ciri Mam) dell'Università di Bologna, dal laboratorio Materiali Innovativi e Tecnologie per Applicazioni Industriali (Mitai), promosso in partenariato da CertiMaC, Enea e Istec-Cnr, e dal laboratorio Energia-Dssc dello stesso Cnr. Un ambito molto ampio di applicazioni e materiali, che vanno dalle superfici realizzate per le celle solari di terza generazione, all’involucro intelligente per il risparmio energetico degli edifici, fino ai materiali compositi ceramici per l’industria meccanica, automobilistica e biomedicale.
"L'inaugurazione del Tecnopolo di Faenza - afferma il sindaco Giovanni Malpezzi - rappresenta l'occasione per presentare alla comunità economica, in particolare alle imprese, le opportunità concrete di collaborazione che possono essere sviluppate fra esse e i centri di ricerca. In tal senso, il convegno di apertura dedicherà ampio spazio alle testimonianze dirette delle imprese che hanno avuto esperienze di successo." "L'elemento comune che qualifica la ricerca nel territorio faentino - aggiunge il sindaco - è rappresentato soprattutto dai materiali innovativi derivati dalla ceramica e dalle opportunità che le loro caratteristiche aprono allo sviluppo industriale." "L'identità ceramica della città di Faenza - conclude Malpezzi - si conferma pertanto ancora una volta quale tratto contemporaneo del ponte che collega passato e futuro, tradizione e innovazione."
"I Tecnopoli – afferma Luciano Vecchi, assessore regionale alle Attività produttive - sono l’esempio di come l’Emilia-Romagna intende, grazie anche alle risorse europee, investire concretamente sulla qualità, sull'innovazione, sulla competitività, l'unico modo per vincere la sfida della globalizzazione e uscire dalla crisi. Imprese, mondo della ricerca e istituzioni pubbliche possono fare del nostro territorio una “smart-city regionale”, nella quale sviluppo economico e coesione vanno di pari passo. Il Tecnopolo faentino è una nuova tappa della Rete della ricerca applicata, un nuovo tassello per arricchire ulteriormente l'offerta di ricerca altamente qualificata al servizio del sistema produttivo. Valorizzare le intelligenze e le competenze dell'Emilia-Romagna, mettendole in rete e offrendo a giovani ricercatori l'opportunità di mettersi in gioco e restare a lavorare nel nostro Paese. Anche in questo caso, la struttura sarà dedicata in modo particolare agli ambiti di ricerca legati alle peculiarità del territorio e alla sua tradizione produttiva: una strategia che ha mosso tutta la Rete Alta Tecnologia, valorizzando per ciascun territorio le specializzazioni industriali."