In Biblioteca la mostra delle copertine de "La Piè"
Sabato 15 settembre prossimo nei locali della Biblioteca comunale di Faenza aprirà la mostra “Umberto Zimelli e le copertine de La Piè”.
La prestigiosa rivista, sorta nel 1920, ebbe per due anni la direzione presso la Biblioteca comunale faentina.
L’artista romagnolo eseguì le copertine con diversi soggetti riguardanti soprattutto la nostra Romagna. Nel quarantesimo della scomparsa di Zimelli, la nipote Anna Maria ha donato alla Biblioteca comunale manfrediana gran parte dell’archivio dello zio, la rassegna stampa, alcuni disegni e studi.
A questa donazione si è aggiunta, proprio in questi ultimi giorni, una preziosa caveja in ferro battuto fatta realizzare dal maestro nel 1957 ed esposta alla mostra delle Arti popolari in occasione dell’XI Triennale di Milano.
Nella mostra ospitata in Biblioteca saranno esposte le quarantadue copertine xilografiche realizzate da Umberto Zimelli per la prestigiosa rivista “La Piè”, dedita alla studio delle tradizioni popolari romagnole.
Umberto Zimelli, uno dei più noti ceramisti del secolo scorso, forlivese di nascita, visse gran parte della sua vita a Milano, dove morì nel 1972. Nel 1920 fu tra i fondatori del “Cenacolo forlivese”, al quale aderivano diversi artisti locali. Nel 1921 la prima notorietà gli derivò dalla pittura, con una personale di oli, tempere e disegni ospitata al “Lyceum” di Milano.
I suoi interessi spaziarono poi fino alle arti grafiche, alla pubblicità più vasta, al teatro, con la realizzazione di importanti scenografie. Scrisse un libro sul ferro battuto, per una collana edita dai Fratelli Fabbri, ed eseguì numerosissime illustrazioni e copertine per diverse famose case editoriali, edizioni ormai introvabili anche sul mercato antiquario.
Il suo curriculumvitae è impressionante, sia per la vastità dei lavori sia per l’apporto di numerose idee e realizzazioni in diverse arti applicate, ma la sua principale vocazione rimase la ceramica.
Zimelli si può ben definire un innovatore per l’arte ceramica, grazie anche alla conoscenza di altri materiali, come ad esempio il vetro e i metalli. L’artista, pur avendo vissuto a Milano, rimase legato, non solo alla sua città natale, ma anche alla Romagna, come dimostrano le quarantadue copertine xilografiche eseguite per la prestigiosa rivista “La Piè”, quasi tutte legate alle nostre tradizioni e ai nostri principali monumenti.
A Faenza lo lega la tradizione e la storia della ceramica; infatti la prima copertina de La Piè è dedicata all’antica decorazione di un boccale quattrocentesco e anche l’ultima, eseguita nell’ottobre 1972, rappresenta un torniante seduto alla ruota intento a forgiare un vaso.
Un altro forte legame con Faenza è costituito dall’amore per il Museo internazionale delle ceramiche, infatti, nel corso di molti anni raccolse, in diverse regioni italiane, ceramiche popolari, veri tesori che oggi tutti possono ammirare.
La mostra nella Biblioteca comunale manfrediana sarà visitabile fino al 15 gennaio 2013, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle ore 18.30; il sabato dalle 9 alle 13.