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IL PROGETTO “ECOSPORTELLI IN RETE”

01 Febbraio 2011
IL PROGETTO “ECOSPORTELLI IN RETE”

“Ecosportelli in rete”, il nuovo progetto presentato da Cea Faenza21 (Centro di Educazione Ambientale del Comune di Faenza) al bando Infea 2010 della regione Emilia-Romagna, ha ottenuto il cofinan-ziamento regionale al 60%. Si tratta del quinto progetto del Centro finanziato dalla regione dal 2005 ad oggi, senza contare gli altri progetti di cui Cea è partner.

“Ecosportelli in rete” vede la partecipazione dei territori di Faenza, Cesena, Rimini e Ferrara, attraverso la presenza, in qualità di partner, di altri due centri di educazione ambientale (Cea Wwf Rimini e Cea Centro Idea del Comune di Ferrara), delle province di Rimini e Ferrara e del comune di Cesena. Le attività del progetto saranno coordinate da Cea Faenza21, col supporto della società Punto3 di Ferrara, che si occupa di progetti per lo sviluppo sostenibile, in particolare di acquisti verdi, progettazione partecipata e comunicazione ambientale, e del Cirsa (Centro Interdipartimen-tale di ricerca per le Scienze Ambientali) dell'università di Bologna, di comprovata esperienza nella gestione ambientale.

“Sempre più spesso si sente parlare di stili di vita sostenibili – ha dichiarato Roberto Savini, assessore alle Politiche Agricole ed Ambientali di Faenza –, intendendo l’importanza dei comportamenti individuali quale motore di cambiamento per una migliore qualità dell'ambiente, della società e dell'economia. Il nostro stile di vita comprende i modi in cui ci spostiamo, vestiamo e mangiamo, abitiamo, viaggiamo, ci divertiamo, prendiamo cura di noi stessi, partecipiamo alla vita pubblica, risparmiamo, investiamo e consumiamo... Chiunque desideri rendere più “sostenibile” il proprio stile di vita, dovrebbe avere la possibilità di trovare nelle pubbliche amministrazioni, una struttura a cui porre le proprie domande, ricevere suggerimenti e risposte che facilitino il raggiungimento di questo intento.”

“Il progetto "Ecosportelli in rete" – conferma l’assessore Savini – ha l'obiettivo di creare una prima rete di sportelli che sappiano dare informazioni ai cittadini sul tema degli “stili di vita sostenibili”. Non si tratta di creare nuove strutture, ma di rafforzare le competenze dei centri di educazione ambientale e di avviare collaborazioni tra i Cea stessi e gli altri sportelli istituzionali che forniscono informazioni ai cittadini: urp, informagiovani, pro loco... In questo modo, i Cea diventano veri e proprio “centri della sostenibilità”, punti di riferimen-to per i cittadini, per le scuole, ma anche per gli specifici uffici dedicati alle relazioni con il pubblico.”

“Quanto ci apprestiamo a realizzare – conclude Savini – è in linea con ciò che stabilisce la legge regionale 27/2009 – Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività d’informazione ed educazione alla sostenibilità –, che recepisce le nuove definizioni e l’evoluzione dell’educazione ambientale ad educazione alla sosteni-bilità, sancite da organismi internazionali quali Onu e Unesco.”