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IL PIANO DI ZONA 2009/2011

09 Marzo 2009

Oltre 25 milioni di euro a favore delle politiche sociali e sanitarie del distretto di Faenza
Oltre 25 milioni di euro a favore delle politiche sociali e sanitarie del distretto di Faenza: questo l'ammontare delle risorse previste nell'Accordo di Programma che a sua volta comprende il Programma attuativo 2009 del Piano di Zona 2009-2011.
Redatto dall'Ufficio di Piano dei Servizi Sociali Associati (la struttura tecnica che si occupa di integrare i progetti socio-sanitari e di raccordare l'operato dei sei comuni della zona sociale di Faenza, d'intesa con il Distretto sanitario dell'Azienda Usl) il vasto programma di interventi in campo sociale e sanitario ha visto la partecipazione e il contributo, fin dall'assemblea di avvio del 3 ottobre scorso, dei diversi attori del territorio.
Hanno infatti partecipato complessivamente 200 persone, che a vario titolo hanno poi fatto parte dei tavoli tecnici che hanno lavorato con la presenza e il contributo attivo di Comuni, Ausl, scuole, Asp, istituzioni pubbliche, Terzo settore, Diocesi, Cooperazione sociale, strutture residenziali, associazionismo, associazioni di volontariato, Organizzazioni sindacali e imprenditoriali, professionisti, singoli cittadini.
"Abbiamo approvato il Piano triennale per la salute e il benessere sociale" - sottolinea Elio Ferri, vice sindaco e presidente del Comitato di distretto di Faenza - "scontando una fase delicata per l'attuale situazione economica e sociale. Il Piano richiama molteplici temi critici che la situazione contingente vede accentuati e, a volte, drammaticamente amplificati. Oggi più che mai dobbiamo renderci conto che non basta sommare gli interventi sanitari e quelli sociali, ma siamo chiamati tutti, in prima persona, a farci carico dei bisogni del nostro territorio. La crisi morde non solo le banche o le imprese, ma anche le famiglie e per questo la consapevolezza dei singoli, la reciproca capacità di dare corpo e gambe al già forte senso di comunità costituisce un valore aggiunto per sviluppare scelte solidali e promuovere il benessere della società civile e delle persone. L'idea di fondo è dunque quella che il benessere e la salute vanno di pari passo e richiamano oltre all'integrazione tra le politiche pubbliche, come ad esempio l'attivazione di uno sportello sociale integrato a livello distrettuale, ma anche l'agire concreto di più soggetti, in un quadro economico, sociale, ambientale".
Sono previsti in tutto oltre cento progetti riguardanti: contrasto della povertà e del rischio di esclusione sociale, sostegno all'inserimento sociale e lavorativo, promozione dell' agio e del protagonismo dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, riqualificazione del sistema di accoglienza dei minori in affido o in comunità, sostegno alla non autosufficienza, alla domiciliarità, alle responsabilità familiari di cura, potenziamento dei servizi educativi, autonomia delle persone con disabilità.
Il Fondo per la non autosufficienza consente inoltre di programmare il potenziamento o l'attivazione di diversi servizi, quali il costituendo Centro di ascolto rivolto ai giovani, l'erogazione di contributi per l'adattamento dell'abitazione in presenza di persone in condizioni di non autosufficienza, interventi di supporto formativo e professionale alle assistenti familiari private, una sperimentazione di nuove modalità di intervento da parte di unità di strada, il consolidamento di forme di collaborazione con le associazioni, l'estensione e la qualificazione dei centri socio-riabilitativi e socio-occupazionali per disabili, l'incremento dei ricoveri di sollievo a sostegno delle famiglie, la collaborazione e il coinvolgimento attivo da parte delle ASP per gli interventi rivolti agli anziani e ai più deboli e tanti altri.
I finanziamenti sono destinati ad interventi nelle seguenti aree: anziani (53%), disabili (18%), famiglie e minori, compresi i costi di funzionamento degli asili nido (23%), immigrazione, contrasto alla povertà e salute mentale (2%), giovani e lotta alle dipendenze (2%),  azioni trasversali (2%).
"Tutto ciò dimostra" - conclude il vice sindaco Elio Ferri - "del grande impegno della nostra comunità per utilizzare al meglio le non infinite risorse, accresciute anche attraverso la tassazione specifica (addizionale Irpef). Sempre più occorre comunicare la grande qualità e la grande quantità di proposte e servizi affinché ciascuno misuri la ricchezza di coesione che il nostro territorio offre".