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I consigli del Ministero della Salute e le iniziative del Comune di Faenza

26 Luglio 2013

Per proteggersi dal grande caldo di questi giorni, che si accentuerà ulteriormente almeno fino a martedì prossimo 30 luglio, il Comune di Faenza e gli altri Comuni dell’Unione della Romagna Faentina, tramite gli uffici dei Servizi Sociali Associati, ricordano alcuni consigli per affrontare bene gli effetti delle ondate di calore in atto, che, come noto, dipendono dalla loro intensità e soprattutto dalla loro durata. Gli eventi atmosferici avversi, infatti, se non vengono affrontati in modo corretto, possono essere rischiosi per la salute dei cittadini, in particolare per gli anziani, i neonati, i bambini, i malati cronici e le persone non autosufficienti, ma anche per coloro che svolgono un’intensa attività fisica all’aperto. Gli eventi climatici avversi possono rappresentare fattori di rischio ulteriori per la salute delle persone fragili – in particolare gli anziani –, soprattutto in caso di solitudine, di perdita delle autonomie e delle abilità nell’affrontare situazioni stressanti.

Il Ministero della Salute, che fin dal 2004 ha attivato il “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione”, e gli enti locali hanno realizzato reti sociali di comunità per garantire la sicurezza e la tutela della popolazione, con appositi programmi di intervento e sostegno delle forme aggregative, delle reti relazionali e sociali esistenti.

In questo contesto, per quanto riguarda Faenza e gli altri Comuni dell’Unione della Romagna Faentina sono state consolidate le iniziative per il monitoraggio degli anziani che, pur permanendo a domicilio con soddisfacenti livelli di autonomia, registrano patologie o carenze di reti familiari in situazioni di fragilità. In tal senso, anche grazie alle risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza e in collaborazione col Servizio Assistenza Anziani dell’Asl Ravenna, quest’anno, così come avvenuto nelle estati precedenti in presenza delle ondate di calore, è stato attivato il monitoraggio telefonico per verificare, da un lato, che le persone contattate abbiano ricevuto le informazioni del caso e messo in atto i comportamenti conseguenti; in secondo luogo, per accertare le loro condizioni di salute.

Insieme a tale azioni, oggi stesso, venerdì 26 luglio, è stato attivato, grazie alla disponibilità della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, un servizio di vigilanza, specifico per queste giornate di grande caldo. In particolare, i volontari del Sicom, fino a martedì prossimo 30 luglio, saranno presenti nei parchi e nelle aree verdi di Faenza, dalle ore 13.00 alle 18.30, pronti ad intervenire in caso di necessità; Inoltre, dalle ore 14.00 alle 21.00, la stessa Fondazione metterà a disposizione della rete di soccorso del 118 dell’Asl un’ambulanza attrezzata.

Per ulteriori informazioni e necessità, oltre al citato 118, si comunica che il Ministro della Salute ha attivato uno specifico numero gratuito nazionale, il 1500. Il servizio è operativo dalle ore 8.00 alle 18.00 di tutti i giorni (sabato e domenica compresi) e fornirà direttamente ai cittadini informazioni sui bollettini giornalieri dei sistemi di previsione e allarme meteo (attivi in 27 città), consigli su come difendersi dal caldo e indicazioni sui servizi e sui numeri verdi attivati da Regioni e Comuni. Al numero 1500 risponderà personale altamente qualificato e appositamente formato del Ministero, in grado di soddisfare le richieste di informazione di base, e anche dirigenti sanitari (medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi), per soddisfare le richieste più complesse. Sul sito dello stesso Ministero ( www.salute.gov.it ), inoltre, sono disponibili ( area tematica Ondate di calore ) vademecum divulgativi per la popolazione e opuscoli per medici, personale delle strutture per gli anziani e di assistenza agli anziani (in 6 lingue), in cui sono indicate misure e precauzioni da adottare, anche nei comportamenti quotidiani, per prevenire i rischi del grande caldo.