I MATERIALI SONO TUTTI PRESENTI ED INVENTARIATI
MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA. La risposta del Comune alla “infondata quanto offensiva illazione avanzata”
In merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente dell’Associazione di Studi Storici Faentini, l’Amministrazione Comunale di Faenza dichiara quanto segue.
I materiali del Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea, grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale, della Provincia di Ravenna e dell’IBACN, sono stati da tempo adeguatamente sistemati nel deposito attrezzato di Palazzo Laderchi. I pezzi sono stati tutti inventariati ed ammontano a n. 1.537 unità; nel numero suddetto non sono comprese le pubblicazioni risorgimentali a stampa già conteggiate nelle raccolte della Biblioteca Comunale. La relativa attività di inventariazione è stata svolta da una ricercatrice segnalata dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. Prosegue pertanto, pur nelle note ristrettezze finanziarie, la realizzazione di quanto previsto nel documento programmatico approvato dal Consiglio Comunale; l’ultimazione del percorso sarà naturalmente resa pubblica, né sussiste nelle fasi intermedie alcun obbligo di informazione nei confronti del Sig. Drei; altre sono le modalità per la cittadinanza di acquisire informazioni sull’andamento dell’attività dei pubblici uffici, informazioni che peraltro in questo caso non sono state richieste ed alle quali questi uffici sono soliti rispondere con sollecitudine.
Il carteggio del prof. Piero Zama, pervenuto alla Biblioteca Comunale nel 1987, unitamente a 2.821 opuscoli, è stato conservato integralmente nei suoi 162 fascicoli originali raggruppati in faldoni e collocati nel fondo materiali rari ed antichi. In attesa di un suo completo riordino, tale materiale è stato dato in consultazione, su permesso speciale della Direzione, a due soli studiosi di cui uno è il signor Nino Drei.
L’Amministrazione Comunale pertanto, nel ribadire che viene profusa ogni cura e attenzione nei confronti delle numerose donazioni che sono pervenute, e che tuttora pervengono, respinge con fermezza ogni infondata quanto offensiva illazione avanzata a tale riguardo, e si riserva di intraprendere ogni iniziativa ed azione nei confronti di questo e di altri consimili episodi che possano ledere il buon nome proprio, dei propri istituti culturali e del proprio personale.
Nel contempo l’Amministrazione Comunale diffida l’Associazione Studi Storici Faentini, nonché il suo presidente dal proseguire nel sollevare dubbi del tutto insensati, potenzialmente dannosi per l’Amministrazione, in assenza assoluta di qualsiasi concreto fondamento.