I DISEGNI DI MARCO MARCHETTI
“Pratica, fierezza e terribilità. Marco Marchetti disegnatore di grottesche e figure” è il titolo della conferenza che si terrà venerdì 18 marzo 2011, alle ore 17.30, nei locali della Pinacoteca comunale di Faenza (via S.Maria dell’Angelo, 9).
Relatore lo storico dell’arte Giulio Zavatta.
Attraverso l’esame di numerosissimi disegni di Marco Marchetti, nella quasi totalità inediti e rintracciati in numerosi musei di tutto il mondo, Zavatta traccia un profilo praticamente inedito del noto pittore, autore tra l’altro degli affreschi nel Voltone della Molinella, realizzati nel 1566.
I fogli dei disegni ritrovati prendono in esame non solo le grottesche, per cui Marchetti divenne famoso, ma consentono di riconsiderare la sua opera di pittore di pale di altare, svolta in Romagna, soprattutto tra Faenza e Rimini, per le quali l’autore produsse numerosi inediti studi.
Marco Marchetti, detto Marco da Faenza, nacque a Faenza nel 1526 ed è morto nella nostra città nel 1588.
Arrivato a Roma nel 1545, insieme al concittadino Jacopo Bertucci, lavorò nella villa di Papa Giulio II e nei palazzi Sacchetti e Altoviti. Lavorò poi a Firenze, con pagamenti documentati dal 1555 per pitture d’ornato in Palazzo Vecchio, sotto la direzione di Giorgio Vasari.
Rientrato a Faenza, dipinse nel 1566 il soffitto del Voltone della Molinella e tre anni dopo fu chiamato a Rimini, dove eseguì tavole con soggetti storci per le decorazioni del soffitto di Palazzo Marcheselli. Dal 1572 al 1580 ritornò a Roma e partecipò ai grandi lavori promossi da Papa Boncompagni nel palazzo Lateranense, nelle Logge Vaticane e nel chiostro di Trinità dei Monti.
Di lui Giorgio Vasari nel 1568 ha scritto: «E’ rarissimo in alcune cose Marco da faenza: perciocché è pratico oltremodo nelle cose a fresco, fiero, risoluto e terribile, e massimamente nella pratica e maniera di far grottesche, non avendo in ciò oggi pari, né chi alla sua perfezione aggiunga».