I DISEGNI DI DOMENICO BACCARINI
La Pinacoteca comunale ospita una mostra in occasione del centenario della morte dell’artista
Nei locali della Pinacoteca comunale di Faenza (via S. Maria dell’Angelo 9) venerdì 23 febbraio 2007, alle ore 17.30, si inaugura una mostra dedicata ai disegni di Domenico Baccarini in occasione del centenario della sua morte.
Alle ore 19.00 seguirà poi l’inaugurazione della mostra “Art Noveau a Faenza. Il Cenacolo Baccariniano” presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza
La mostra ospitata in Pinacoteca, curata dal direttore Claudio Casadio, è un’accurata selezione degli oltre 150 disegni conservati nella Pinacoteca e nella Biblioteca di Faenza e testimonia l’eccezionale completezza delle collezioni comunali. Attraverso un percorso cronologico, che va dal 1902 al 1907, anno della morte dell’artista, la mostra intende documentare l’intera evoluzione nella produzione di disegni di Domenico Baccarini, morto a soli 24 anni di età. Forte sperimentatore delle diverse tecniche del linguaggio figurativo, Baccarini attraversa le grandi correnti del primo Novecento, come divisionismo, simbolismo, Art Noveau ed espressionismo, percependo i riflessi del mondo a lui contemporaneo con una ricezione che parte dagli aspetti tecnici e stilistici per trovare il mezzo più adatto a fissare i propri sentimenti ed idee. L’autore, formatosi nella Scuola di Arti e Mestieri di Faenza diretta da Antonio Berti, e animatore di un cenacolo che coinvolse artisti quali Rambelli, Ugonia, Nonni, Drei e Meandri, sperimentò tutte le tecniche e proprio nel bianco e nero trovò la sua forma espressiva più intensa. Partito da una formazione attenta al naturalismo ottocentesco e capace di cogliere ispirazioni grazie alla propria forte sensibilità, Baccarini avvia una propria evoluzione verso la pittura simbolista, abbandonando ogni intenzione descrittiva. Nella sua opera grafica è possibile però individuare influssi o meglio sarebbe dire reazioni agli stimoli e alle sollecitazioni colte da un attento osservatore, provenienti dai diversi ambiti artistici del suo tempo. Vi è dunque non solo il forte segno simbolista, che trova acuta espressione nel bianco e nero del disegno, ma anche un richiamo all’Art Nouveau che, se più marcato nell’arte plastica, resta evidente nell’uso della penna con grafia continua arricciata, tipica degli anni fra il 1902 e il 1903, non tralasciando comunque aspetti tipici del divisionismo, richiami all’arte sociale o intenzioni forti caratterizzanti l’espressionismo. Nella raccolta delle collezioni comunali è documentata l’intera produzione di Baccarini: dalle esercitazioni scolastiche presso la Scuola d’Arti e Mestieri al drammatico autoritratto fatto poco prima della morte. Grande spazio è dedicato ai disegni con temi familiari, quando le modelle dei lavori di Baccarini erano la madre, la sorella, la nonna, la sua compagna Bitta e la piccola figlia Maria Teresa. Nell’intensa produzione baccariniana sono importanti anche i disegni dedicati agli amici, agli ambienti faentini e i lavori realizzati prima a Firenze e poi a Roma. Notevoli poi anche i disegni come illustratore, sia per le copertine di periodici che per la collaborazione avviata con lo scrittore Antonio Beltramelli per illustrare le sue novelle.
L’iniziativa della Pinacoteca si inserisce all’interno delle “Celebrazioni Baccariniane” e trova la collaborazione del Museo d’Arte di Ravenna, che nella mostra “Una meteora del primo Novecento” esporrà un centinaio di dipinti, disegni e sculture di Baccarini e del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dove saranno in mostra opere appartenenti ai protagonisti del “cenacolo baccariniano” nel contesto del liberty e simbolismo europeo. In queste due mostre vi sono anche altre documentazioni significative dalle collezioni comunali della Pinacoteca e della Biblioteca poiché complessivamente sono una novantina le opere in prestito provenienti da questi due istituti culturali faentini.
Nell’occasione l’intera collezione dei disegni nelle raccolte comunali è pubblicata in un importante catalogo realizzato in collaborazione con il Museo d’Arte di Ravenna. La pubblicazione edita da Mondadori Electa conterrà il catalogo generale dei dipinti e delle sculture di Domenico Baccarini e la raccolta dei suoi disegni nelle collezioni comunali. Curatori scientifici del catalogo sono Stefano Dirani e Claudio Spadoni.
La mostra resterà aperta al pubblico (ingresso gratuito) nei locali della Pinacoteca comunale fino al 17 giugno 2007, coi seguenti orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.