I BAMBINI E LA SHOAH
Proseguono gli incontri nelle scuole con deportati e reduci dai campi di sterminio nazisti nell’ambito del calendario degli eventi faentini per il “Giorno della Memoria”.
Lunedì 24 gennaio, alle ore 11.00, alla scuola media Bendandi di Faenza incontro con Mario Berger, figlio dell’ebreo ungherese Miklos, medico dentista che visse a lungo a Faenza riuscendo a salvarsi dalle persecuzioni razziali.
Sempre lunedì 24 gennaio, alle ore 20.30, nella sala Dante della Biblioteca comunale manfrediana (via Manfredi, 14), è programmato un incontro dal titolo: “Essere senza destino: come il cinema ha descritto bambini e adolescenti nell’inferno della Shoah”.
Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale Luca de Tollis e l’introduzione di Giorgio Bassi della Biblioteca comunale manfrediana, seguirà l’intervento di Enrico Gaudenzi, giovane studioso faentino che si occupa del rapporto fra storia e cinematografia.
Sarà poi proiettato il film “Senza destino”, del regista ungherese Lajos Koltai, che porta sullo schermo il dramma dei bambini durante la Shoah.
Dei sei milioni di ebrei che morirono durante l’Olocausto, un milione e mezzo erano bambini, in gran parte al di sotto dei quindici anni. Questi dati sono sufficienti, da soli, a far comprendere la crudeltà della Shoah.
Una pellicola che ci fa riflettere sul mondo in cui bambini e adolescenti dovettero misurarsi e crescere durante la Shoah, costretti ad abbandonare gli studi, a nascondersi e a cercare il cibo per sopravvivere, a separarsi dai genitori, fino a conoscere, molti di loro, la tragica esperienza della deportazione nei campi di concentramento e la morte nelle camere a gas.